Quando si corre una maratona si è sempre da soli. Amici, pace maker, compagni di avventura che ti corrono al fianco…due chiacchiere, uno scambio di battute ma poi i conti si fanno con le tue gambe e la tua testa. E allora cominci a pensare. E molte volte pensi che i campioni sono già arrivati e tu sei ancora a metà, che sarebbe bello per una volta correre davanti e chissà cosa passa nella mente di keniani ed etiopi quando si giocano una medaglia. Già chissà cosa pensano. Così un paio di settimane fa mi capita di leggere l’intervista di […]