suicidioÈ tutta questione di… disperazione.

In molti potrebbero reagire in questo modo, davanti ad un rifiuto. Molti, ma non tutti.

Stiamo parlando degli insegnanti che di fronte alla “buona scuola” di renziana fattura, riescono ancora a resistere. Resistono ammalandosi ogni giorno di più. E con loro le famiglie, partner e figli.

Nel frattempo continua un brusio di sottofondo di quanti (ma ci crederanno davvero, mi chiedo io?) ripetono slogan vacui quali la Buona Scuola, Casa Italia e simili. Forse, però, le persone iniziano a capire che sono solo slogan per continuare a ricevere i voti di quanti per necessità clientelare, spavalderia o per automistificazione, scelgono di votare questa classe politica.

Attenzione! Non mi riferisco solamente alla sinistra. Come sappiamo bene questa sinistra è appoggiata dalla destra che, poverina, non sa dove stare, esattamente come la sinistra. La strada per continuare a stare al potere passa per scelte di comodo, che non sanno neanche cosa sia la vergogna e il pudore.

Certo, Carmelo Lo Monaco, il professore suicida, era malato, si dirà. Non possiamo affermare il contrario: per la psichiatria è così. Ma ogni malattia ha una causa e un’evoluzione. Specialmente quando parliamo di mente, le macrocause sono due, concomitanti e parallele: la genetica e l’ambiente. La genetica si attiva solo quando incontra un ambiente che favorisce, stimola e sviluppa la predisposizione della genetica stessa.

Arrivate voi stessi alla conclusione. Io preferisco fermarmi.

Anche perché, essendo professore anche io, ascolto le parole dei miei colleghi e scopro ogni giorno che passa l’efficienza della “buona scuola”…

Per concludere, vi chiedo solo di prestare attenzione alla vostra scelta quando andrete a votare sulla riforma costituzionale.

Forse siamo ancora in tempo per salvarci.

Forse.

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