Con il termine “cultura”

È tutta questione di… parole giuste. Con il termine cultura intendiamo l’insieme dei comportamenti e degli atteggiamenti di un gruppo umano storicamente determinato e determinantesi. In ottica antropologico-mentale, con questa parola ci si riferisce a tutti gli schemi di comportamento condivisi dai membri di una comunità e che fanno affidamento su informazioni trasmesse socialmente nel tempo. Dalle teorie scientifiche alle tecniche di ricerca del cibo in qualsiasi società, tribale o industriale, dal design automobilistico e navale agli stili musicali di successo: situazioni, competenze ed abilità che si sviluppano attraverso infiniti cicli di innovazione. Tutte cose che migliorano progressivamente una base […]

  

Senza esempi

È tutta questione di… semplicità universale. Jean Piaget ci dice che il processo cognitivo umano, ossia quel meccanismo che la mente attua per apprendere i dati dal mondo, avviene per assimilazione, accomodamento e successivo ripristino di equilibrio. In questo modo, si attribuisce un ordine, anche temporale, al nostro stare al mondo coscientemente. L’umanità tutta segue questo processo, perché l’umanità è come un sistema lontano dall’equilibrio, che ha la caratteristica sorprendente della messa in atto dell’auto-organizzazione per raggiungere detto equilibrio. Con la Teoria della complessità, al contrario di quanto accade con la visione classica, si impara una grande lezione, e cioè […]

  

Con il trascorrere del tempo

È tutta questione di… natura. Con il trascorrere del tempo, ogni individuo giunge a comprendere che la terra, e tutto ciò che essa ospita, esiste a prescindere dalla presenza dell’Homo, perché trovarci su questa terra non è assolutamente vincolante per la sua esistenza. Sembra un concetto ovvio e accettabile per tutti, eppure non è così, altrimenti non ci sarebbero persone che si ammalano al solo pensiero di lasciare un giorno tutte le cose che hanno accumulato nella vita terrena. Poiché le bare non possiedono tasche, non è possibile portarsi dietro, dopo morti, quello che riteniamo sia di nostra proprietà: le […]

  

Lentamente, molto

È tutta questione di… semplicità universale. Lentamente, molto lentamente… Dallo strisciare a pancia in giù, passiamo nella posizione a carponi, e intorno ad un anno e mezzo riusciamo anche ad alzarci su due piedi, per camminare senza il sostegno dell’adulto. Siamo legati ad un comandamento biologico fin dalla nascita che è quello di alzarci da terra, pur restando ad essa legati ed uniti, per cercare, allungando le nostre ossa giorno per giorno, di raggiungere il cielo. Come tartarughe, ci dirigiamo verso il cielo che non raggiungeremo mai fisicamente e che è uguale per tutti, con le stesse stelle, anche se […]

  

Se valutassimo?

È tutta questione di… ritorno alle origini. I processi cognitivi umani, che condividiamo con le grandi scimmie antropomorfe non umane, ossia gli scimpanzé, i bonobo, i gorilla e gli oranghi, si possono suddividere in due macrocategorie: a) i processi relativi al mondo fisico e b) quelli relativi al mondo sociale. Rispetto a quest’ultimi, una proprietà emergente è quella della causalità agentiva, ossia dell’intenzionalità. Nella nostra specie, la conoscenza del mondo fisico si esprime secondo la realizzazione di quattro fondamentali obiettivi: a) il cercare fonti di sostentamento economico, e quindi in senso lato di cibo, con l’esecuzione di abilità cognitive che […]

  

Con la propria testa?

È tutta questione di… semplicità universale. È auspicabile credere di pensare con la propria testa? Direi proprio di no, perché non biologicamente verosimile, perché il nostro personale sviluppo mentale avviene sempre in relazione agli altri, fin dai primi momenti di vita. È fisiologicamente un’assurdità ritenere che possa accadere qualcosa di simile, quando il nostro corpo è espressione di un sistema in cui tutte le singolarità di cui è composto concorrono a formare un sistema perfetto dove tutto ciò che accade è necessario alla vita del sistema stesso. Si pensi alla gestazione nell’utero materno. Dopo la venticinquesima settimana, quando lo splancocranio […]

  

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