Il disagio contemporaneo

È tutta questione di… disponibilità mentale. L’umanità tutta, di fronte alla natura e ai misteri del cosmo, vive un profondo senso di inadeguatezza e frustrazione, poiché, consapevole della sua finitezza e del suo scarsissimo potere nei confronti delle logiche universali, si trova perciò in una costante condizione di impotenza. Nessun individuo riesce a controllare totalmente la morte ed il tempo, mentre migliorano le conoscenze verso una spiegazione ragionevole della paura e dell’angoscia scatenate da tale consapevolezza. La percezione del tempo, in particolare, è un vero e proprio misuratore dei cambiamenti, ed il sentimento d’impotenza rispetto all’avanzare dei cambiamenti e degli […]

  

La mia speranza

È tutta questione di… disponibilità mentale. È vero che non possiamo fare previsioni. In genere, non le possiamo fare in nessuna condizione esistenziale, perché non è possibile ipotecare né conoscere il futuro. Nello stesso tempo, però, è anche vero che si può auspicare la presenza di opzioni possibili, sulla base di personali considerazioni esistenziali e sulla base della conoscenza di come si è evoluta la nostra specie. Possiamo cioè pensare al nostro futuro tanto in ottica individuale quanto in ottica plurale, e secondo quello che pensa la grande Anna Harendt sarebbe meglio prospettare un futuro pubblico. Partiamo subito da una […]

  

Ci meritiamo questo?

È tutta questione di… disponibilità mentale. Pamela, i cortei di Macerata, fascisti e antifasciti, la spazzatura romana della Raggi, uomo ucciso a calci e pugni nel cagliaritano, il duello fra Salvini e la Boldrini, le promesse che eliminano quello che non va (salvo il fatto che avere quello che non va, è merito degli odierni e stessi promettenti…), l’uccisione di una ex a Livorno e successivo suicidio dell’omicida. Ora, mi chiedo: È possibile mai che non vi siano eventi meno trucidi di cui dare notizia? Che il nostro mondo occidentale sia davvero ridotto all’osso e questo sia l’osso? Certo, il […]

  

Quanto vale la vita umana singola?

È tutta questione di… disponibilità mentale. È oramai il secondo anno che ho la fortuna di lavorare in Colombia, e la mia mente, per un’ampia serie di sollecitazioni culturali, metodologiche ed esistenziali è costretta a considerare diversamente le proprie convinzioni. In effetti, ognuno di noi alimenta in sé la credenza generale di poter interpretare i fatti del mondo, e dunque di poterli valutare, come se le proprie considerazioni fossero accettabili per l’universo mondo. Eppure, l’universo mondo, che non è rappresentato dai social network, ma dalla possibilità di vivere concretamente la vita quotidiana in altre culture, è davvero universale, dunque generale […]

  

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