fragilità umanaÈ tutta questione di… disponibilità mentale.

Pamela, i cortei di Macerata, fascisti e antifasciti, la spazzatura romana della Raggi, uomo ucciso a calci e pugni nel cagliaritano, il duello fra Salvini e la Boldrini, le promesse che eliminano quello che non va (salvo il fatto che avere quello che non va, è merito degli odierni e stessi promettenti…), l’uccisione di una ex a Livorno e successivo suicidio dell’omicida.

Ora, mi chiedo: È possibile mai che non vi siano eventi meno trucidi di cui dare notizia? Che il nostro mondo occidentale sia davvero ridotto all’osso e questo sia l’osso? Certo, il diritto di cronaca nessuno lo discute. Ma, secondo me, qui stiamo andando oltre. Nel senso che dalla cronaca passiamo alla telenovela settimanale, con illazioni, presupposti, motivazioni, retro-pensieri, sempre legati al macabro, al negativo e al peggio umano che alimentano i quotidiani processi in TV, presidio di soloni più o meno competenti.

Non leggo quasi mai, oltre la notizia raccapricciante, qualche considerazione su come risolvere la situazione, su quello che persone normali come tutti noi potremmo/dovremmo fare per migliorare la realtà. No, sempre diagnosi tumorali, che creano un sentimento di impotenza, sconforto e inettitudine forse, a questo punto, funzionale alle prossime elezioni, alla politica e alla finanza mondiale.

Invece, le uniche notizie che sembrano essere migliori, sono quelle economiche, quelle sugli andamenti delle Borse mondiali. Eh, sì… perché il denaro, il potere del soldo zittisce tutti, democratici e conservatori, progressisti e tradizionalisti. Il soldo non ha età, oltre a non puzzare.

Certo, intanto invecchiamo noi e impariamo ad assuefarci alla puzza ogni giorno che ci avvicina alla fine, tanto per prendere confidenza con la nostra ultima condizione.

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