Le parole della tristezza

È tutta questione di… umanità. David Karp scrive un testo intitolato Parlando di tristezza (Karp D., 1996, Speaking of Sadness, Oxford University Press, New York). Alla base di questa sua ricerca risiede l’idea dell’interazionismo simbolico, secondo la quale se esaminiamo i modi attraverso cui le persone attribuiscono un senso al proprio mondo, utilizzando i significati che il linguaggio attribuisce alle proprie azioni e a quelli degli altri, è possibile comprendere l’interiorità umana. Una ricerca di questo tipo si fonda, evidentemente, sull’idea che è possibile individuare una sintonia tra il ruolo che i simboli svolgono nella vita quotidiana e il linguaggio. […]

  

Giovani e politica

È tutta questione di… responsabilità. Penso che sia interessante scrivere qualche considerazione rispetto a questo articolo, all’interno del quale potrete trovare dati interessanti. Certo, non sono che una conferma statistica, quindi scientifica, della “sensazione-intuizione” che molti cittadini italiani hanno circa il ruolo della politica oggi nella vita delle persone. In particolare, la ricerca evidenzia qualcosa che potrebbe rivelarsi sempre più negativo nel corso degli anni, se la politica tutta non prenderà coscienza del fatto che “prima o poi si muore”. Mi sembra di aver già scritto, qui oppure in altre occasioni, che Karl Raimund Popper sosteneva che un vero politico […]

  

Le buone intenzioni

È tutta questione di… tristezza. Si comunica per esprimere reciprocamente le proprie conoscenze, capacità e modi di essere nel rapporto con gli altri, per mettere in comune con. La comunicazione avviene fra, almeno, due parti/soggetti che possiamo definire emettitore e ricevente e che, reciprocamente, scambiano a due o più vie, informazioni. In ogni azione formativa, dunque educativa, è presente quindi una azione comunicativa. Ne consegue che la qualità della nostra comunicazione determinerà necessariamente il risultato formativo in ogni campo in cui si realizza: dalla famiglia alla scuola, dal contesto professionale a quello politico. In altre parole, la qualità della nostra […]

  

Madri

È tutta questione di… scelte. Nei primi anni di vita, lo sviluppo neuronale è rapido ma rallenta durante l’intero arco della vita, senza però mai fermarsi. In altri termini, “è importante sottolineare che la ricerca neurobiologica ha definitivamente dimostrato che la capacità di modificare le connessioni neuronali in risposta a eventi significativi caratterizza tutta la vita dell’individuo. In ogni momento, infatti, le connessioni anatomiche possono rafforzarsi, o indebolirsi, e ciò rende lo stabilirsi della struttura del sistema nervoso un processo plastico in continua evoluzione” (Vicari S., Caselli M.C., 2010, a cura di, Neuropsicologia dello sviluppo, Il Mulino, Bologna, p. 23). […]

  

Fin dall’inizio…

È tutta questione di… unione. Il comportamento di attaccamento è quella forma di comportamento che si manifesta in una persona che consegue o mantiene una prossimità nei confronti di un’altra persona, chiaramente identificata, ritenuta in grado di affrontare il mondo e le situazioni della vita in modo adeguato. L’attaccamento è un legame universale che tende a formarsi in tutti i cuccioli della nostra specie per garantirne la sopravvivenza; è specifico, formandosi soltanto nei confronti di alcune persone, ed è selettivo, perché si attiva soltanto in determinate circostanze in cui il bambino si sente in pericolo e quindi cerca protezione nella […]

  

Fra il dire e il fare

È tutta questione di… realtà. Secondo la teoria cognitivista di Jean Piaget, quando la mente umana si trova di fronte alla necessità di risolvere un problema concreto procede secondo il metodo della simulazione inferenziale. La mente immagina soluzioni possibili, ossia azioni probabili, e immagina le conseguenze che potrebbero derivarne. E questo tipo di simulazione la si applica anche alle altre persone, grazie all’azione dei neuroni specchio, con i quali si condividono empaticamente le azioni altrui e le intenzioni che possono precedere le azioni stesse. È così che ognuno di noi può costruire modelli cognitivi generali sia della causalità che dell’intenzionalità, […]

  

Con il trascorrere del tempo

È tutta questione di… natura. Con il trascorrere del tempo, ogni individuo giunge a comprendere che la terra, e tutto ciò che essa ospita, esiste a prescindere dalla presenza dell’Homo, perché trovarci su questa terra non è assolutamente vincolante per la sua esistenza. Sembra un concetto ovvio e accettabile per tutti, eppure non è così, altrimenti non ci sarebbero persone che si ammalano al solo pensiero di lasciare un giorno tutte le cose che hanno accumulato nella vita terrena. Poiché le bare non possiedono tasche, non è possibile portarsi dietro, dopo morti, quello che riteniamo sia di nostra proprietà: le […]

  

Esperienza e intuizione

È tutta questione di… futuro. Fate finta di trovarvi in autostrada sulla corsia di sorpasso, a una velocità sostenuta (ma sempre entro i limiti concessi dal Codice della Strada…). State sorpassando un camion dietro al quale, nella corsia di destra, si trova un’altra auto. Quasi senza esserne del tutto coscienti, avete la sensazione netta che l’auto dietro al camion stia per azionare il segnalatore di sorpasso e inserirsi davanti a voi, nella corsia di sorpasso. Cosa fate? Avete sostanzialmente due possibilità: a) rallentare quasi bruscamente, verificando prima se dietro di voi avete un’altra auto in sorpasso, oppure b) accelerare velocemente […]

  

Il disagio contemporaneo

È tutta questione di… disponibilità mentale. L’umanità tutta, di fronte alla natura e ai misteri del cosmo, vive un profondo senso di inadeguatezza e frustrazione, poiché, consapevole della sua finitezza e del suo scarsissimo potere nei confronti delle logiche universali, si trova perciò in una costante condizione di impotenza. Nessun individuo riesce a controllare totalmente la morte ed il tempo, mentre migliorano le conoscenze verso una spiegazione ragionevole della paura e dell’angoscia scatenate da tale consapevolezza. La percezione del tempo, in particolare, è un vero e proprio misuratore dei cambiamenti, ed il sentimento d’impotenza rispetto all’avanzare dei cambiamenti e degli […]

  

Più veloci del tempo?

È tutta questione di… prudenza. Lo sappiamo bene: non conviene mai avere fretta. Non possiamo ottenere tutto e subito. Anche la donna, quando concepisce un figlio e ancor più quando il figlio nasce, deve rielaborare il suo rapporto col tempo. Nove mesi scanditi dalle tappe di sviluppo del feto, l’attesa del parto, la nascita e il tempo successivo dedicato totalmente al figlio rendono cosciente la madre che il tempo è del figlio e non più suo. Non possiamo fare i genitori più velocemente del tempo fisiologico di cui dispongono i figli per crescere. La gatta frettolosa fa i gattini ciechi. […]

  

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