Il Papa, i gay e i trans…
È tutta questione di… ragionevolezza.
Sono poche le parole che si possono aggiungere dopo la lettura di questo articolo, all’interno del quale la posizione religiosa, ed io direi persino teologica, del Papa emerge con chiarezza e potenza. Certo, una potenza che a qualcuno potrà non andare bene, proprio perché non è una forza.
Esiste una differenza fra i due concetti, ossia fra la forza e la potenza. Con la prima si esprime la vittoria di un contenzioso, dopo il quale qualcuno risulta essere vincitore e l’altro vinto, secondo schemi guerrieri. Con la seconda, tipica del mondo femminile (che sa fare del tempo una giusta gestione dell’attesa, volgarmente definita pazienza), si impara ad infondere sicurezza ragionevole anche di fronte agli insuccessi, alle fatiche e alle cadute. Ecco che il potente è colui che sa tacere, accogliere, contenere, giustificare e comprendere tutto ciò che è diverso da sé, che è persino molto lontano dalle proprie sicurezze.
Esistono, in effetti, varie tipologie della sicurezza e quella più vincolante il nostro sviluppo mentale, sia come singoli che come plurali, è quella nell’accettazione e convivenza con le proprie ombre, poiché ognuno di noi è una luce, per se stesso e gli altri. Le ombre si annullano solo quando spegniamo la luce, e se vogliamo eliminare le prime, in questo sistema solare e in questa forma di vita, annulliamo anche la seconda.
Ancora una volta, è questione di prudenza, attenzione e sanità mentale, rispetto a coloro che sanno con certezza dividere il bene dal male nelle persone. Certo, sono in genere e particolarmente abili a farlo negli altri.