Parenti assassini
È tutta questione di… sacralità.
No, nei confronti di queste cose, di queste atrocità e zozzure umane non riesco ad essere equilibrato. Non voglio essere equilibrato, anche perché so che la magistratura non sarà nelle condizioni di fare giustizia. E se dovesse riuscire a farla sarà l’eccezione che conferma la regola.
E qualcuna, da qualche parte e in qualche evento pubblico, ha persino detto che alcuni individui, di altre culture, non sanno che da noi “non si usa” stuprare le donne per strada. Qui non si tratta di stupro, ma la cosa è equivalente, scandalosamente identica, per gravità e crudeltà. Dobbiamo trovare il modo di fermare con tutta la nostra forza questi comportamenti, e lo dobbiamo fare tutti insieme.
Un’idea, in merito, l’avrei.
Poiché la Buona Scuola di Renzi funziona perfettamente, così come le grandi innovazioni della colta e istruita Ministra Fedeli, per queste persone sarebbe ottimale continuare i loro studi in carcere, dove potrebbero ricevere la giusta dose di alfabetizzazione morale dai compagni di cella. In genere, questi compagni di cella riescono ad essere molto comprensivi e convincenti quando si trovano di fronte a questi crimini, insegnando con metodi antichi e utili come funziona il rispetto delle femmine umane o dei bambini, dalle nostre parti.
Visto che dimostriamo una esaltante comprensione e proponiamo spesso una giustificazione legale nei confronti di coloro che compiono azioni di questo genere, una vacanzina nelle patrie galere potrebbe essere la soluzione educativa definitiva per favorire l’apprendimento e il rispetto dell’articolo 27 della nostra Costituzione.
Intanto, avanti un altro omicidio.