Donne? No, mammiferi!
È tutta questione di… ipocrisia.
A leggere questa notizia si comprendono molte cose dell’attuale scenario mondiale.
No, non è uno scherzo, tutt’altro. È persino un “passo avanti”, come dice la portavoce di Amnesty International. Ebbene sì, l’Arabia Saudita riconosce, udite udite, le femmine umane – talvolta definite nel mondo occidentale donne – come mammiferi, esattamente alla stregua dei cammelli e dei dromedari.
In realtà, è proprio uno scherzo, un fake, per dirla all’inglese, come ci indica una nostra lettrice, la Sig.ra Esiliata! Eppure, la cosa appare talmente verosimile che le considerazioni seguenti restano comunque in piedi, perché per far cadere le persone in queste trappole bisogna aver davvero chiara la realtà dei fatti.
Si presume che, in quanto capaci di allattare e in quanto dotate di colonna vertebrale, questi mammiferi possano sperare di evolvere diventando, in futuro, esseri umani.
Ora, se questa è la situazione nel 2016 di queste espressioni culturali (chiamiamole così), ho la sensazione che dovremo attendere ancora parecchi millenni prima che si riesca a trovare uno spiraglio di possibile convivenza comune, tra noi occidentali e questi medio-orientali che investono in Occidente i loro petrodollari.
Eh sì, perché la cosa più sconcertante è che noi con questa gente facciamo affari, affari d’oro! Compriamo senza battere ciglio il loro petrolio, andiamo a visitare le loro meravigliose città nel deserto e certamente non abbiamo alcuna intenzione di ostacolarne gli investimenti.
Insomma, è proprio la nostra ipocrisia che ci fa da un lato inorridire per notizie come questa e dall’altro stringere la mano all’Arabia Saudita, chiudendo un occhio su quelli che sono, orsù, piccoli difettucci.
Mi chiedo anche se noi stessi abbiamo una concezione tanto diversa della donna. Siamo sicuri di non sentirci dei “fighi” se consideriamo le donne come una conquista che si può comprare con i soldi, se raccontiamo con gli amici con quante femmine ci siamo accoppiati negli ultimi mesi?
Siamo davvero rispettosi delle madri che ci allevano e quindi delle donne tutte?
Oppure vi è differenza fra le madri e le sorelle, rispetto alle donne degli altri?
E di chi sono le donne? Appartengono a loro stesse o qualcuno? E, infine, loro lo sanno?