Effeminato? Fuori la madre…
È tutta questione di… andare contro natura.
In effetti, leggendo questa notizia, potrebbero essere quasi infinite le considerazioni da fare, anche ammettendo che si dovrebbe indagare più a fondo, rispetto ad una nota Ansa.
Vi sono elementi, comunque, per alcune essenziali considerazioni in merito, almeno dal mio punto di vista.
Primo, la presenza della legge sulle unioni civili (che giudico quasi indecente, per il motivo che discrimina gli eterosessuali a vantaggio degli omosessuali, rispetto alla reversibilità della pensione), non significa nulla, visto che i giudici agiscono in questo modo. Secondo, l’intervento degli assistenti sociali (che purtroppo conosco bene…) sono per la maggioranza interventi effettuati nella totale presunzione e ignoranza scientifica, perché questi operatori non sono preparati affatto a comprendere i processi mentali dei loro assistiti. In sostanza sono particolarmente ignoranti, e con scarsa voglia di studiare.
Sulla base di questi presupposti, penso che escludere dal rapporto genitore-figlio una persona perché effeminata significa mistificare i contenuti della scienza, che fa riferimento alla diade genitoriale con una certa importanza. Se, invece, il provvedimento riguarda il fatto che nella relazione madre-figlio si è individuato un processo di dipendenza, di sottomissione del figlio alla madre, posso anche essere, scientificamente, d’accordo.
Comunque, la notizia ci dice altro: gli effeminati possono essere aggressivi, presentano disagi nei rapporti sociali e tutto ciò è colpa della madre. Beh, direi che siamo davvero avanti!