folliaÈ tutta questione di… egoismo.

Questa è la notizia, e questa la protesta.

I farmaci di cui si parla si chiamano Puberty Blocker, così come mi raccontava questa estate una mia cara amica e collega, Ludovica Lumer, psicoanalista newyorkese specializzata, fra le altre cose, in interventi sui bambini, anche molto piccoli. Donna di scienza, famosa nel mondo  per i suoi studi di psicoanalisi dell’arte. Si dedica, inoltre e proprio sulla base di questi studi, al recupero psicoanalitico di bambini che presentano disturbi di relazione e lo fa attraverso i disegni che i suoi piccoli pazienti producono durante i loro incontri. Perché vi racconto tutto questo?

Perché questa donna, di cui appunto mi onoro essere amico e collega, considera i bambini come i gioielli più preziosi che si possano incontrare nel corso della propria vita. Un dono sacro che lei tratta con un rispetto, con una coscienziosità che traspare da ogni suo discorso, specialmente quando mi racconta quanto i bambini sono devastati, in seguito ai conflittuali rapporti familiari che sono costretti a subire, loro malgrado.

Quando mi raccontava di questa pratica, bloccare lo sviluppo ormonale di bambini che esprimono una confusione sessuale, si è limitata a dire che scientificamente questo avviene perché un intervento tardivo può essere difficile. Quando l’adolescenza è sbocciata, le cure ormonali richiedono tempo e il processo è lungo, faticoso e laborioso. Dunque, si preferisce intervenire presto.

Questa è la situazione, con la sua giustificazione scientifica, una delle molte.

Dal mio punto di vista, stiamo arrivando ad una situazione che precipita in vera e propria criminalità permessa, favorita e accettata, ammantata di scienza quando di scientifico in tutto questo non vi è nulla. Sostenere che esiste una confusione infantile dal punto di vista sessuale significa affermare un’evidenza ovvia. È giusto che sia così, che la confusione prosegua in parte durante l’adolescenza e che si risolva in essa, con una serie di impulsi che dirigono l’individuo verso un’identità sessuale nella quale la persona si trova a proprio agio.

Ma tutto questo deve avvenire, e si deve risolvere secondo natura. Certo, oggi, tutto ciò che è naturale è inferiore al cervello medico, spacciato per scientifico perché asservito da sempre alle case farmaceutiche. Senza contare che, tutto ciò che implica un impegno da parte del genitore nell’ascoltare, capire, comprendere le esigenze del proprio figlio in crescita, è ormai ignorato quando non aborrito. Meglio affidarsi a qualcuno o qualcosa che tolga responsabilità e impegni. Così, il bambino, che ha sempre nuove, diverse e impegnative esigenze, una volta adolescente in crescita non disturberà troppo gli adulti.

Crediamo che le prostitute siano quelle donne che vediamo la notte popolare le nostre strade, ma non è vero. Ve ne sono moltissime nel mondo della scienza, e ho la sensazione che rispetto ad alcuni argomenti ve ne siano troppe in questo periodo.

Sono desolato per questa umanità, e specialmente per tutti coloro che avendo figli sono costretti ad escogitare tutti i modi possibili per salvarli da questi criminali.

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