Gay traditori
È tutta questione di… ottusità.
Bene, questa è la notizia. Perché ci sconvolgiamo, al punto tale da doverne parlare, come faccio io oggi? Inoltre, il diretto interessato giunge persino a dare le dimissioni dal suo ruolo politico.
Il termine tradire deriva dal latino tradere, che significa due cose contemporaneamente: trasportare da un luogo all’altro e rivelare. Considerati attentamente, i due significati sono molto legati fra loro. Nel primo caso, questo passaggio, un vero e proprio percorso, dà origine al concetto di tradizione, grazie al quale alcuni significati, pratiche o situazioni si tramandano nel tempo, come se riuscissero a rinnovarsi in occasione di precisi appuntamenti. Nel secondo caso, proprio questo passaggio è in grado di rivelare, ossia manifestare i contenuti profondi di un’azione, oppure un’idea o ancora un evento, che è appunto latente in quella pratica tradizionale.
Esiste però un’ulteriore possibilità di significato, ossia quando il termine tradimento, della stessa derivazione, indica uno svelamento. È come quando ognuno di noi solleva le coperte del proprio letto, scoprendo le lenzuola, per coricarsi e dormire in serenità. Un vero e proprio scoperchiamento del proprio intimo, grazie al quale emerge la verità, che viene occultata con cognizione di causa. In effetti, chi tradisce sa perfettamente di fare questa operazione, ma non può farne a meno. La sua esigenza di verità è totale, persino urgente.
Dunque, ben vengano questi gay traditori, affinché gli elettori specialmente e tutti noi possiamo comprendere che quanto più forte è una affermazione tanto più evidente e reale è il suo contrario in colui che la esprime.
Ecco, solo questo volevo ricordare a tutti noi. Impariamo dall’etimologia e dagli atteggiamenti umani cosa si nasconde dietro a simili affermazioni, tanto per imparare, senza nemmeno troppe manfrine moralistiche, di quale pasta siamo fatti tutti, quando esageriamo nelle valutazioni, oppure nelle proprie convinzioni.