Prendiamoci un po’ in giro!
È tutta questione di… prendersi in giro.
Quando si è in movimento non è possibile riflettere su se stessi.
Questo è vero specialmente quando il movimento è molto veloce, come accade in questo periodo storico. Per mettere a fuoco le cose è necessario fermarsi e cercare di vedere se stessi come posti al centro di un cerchio, però dal punto di vista della periferia, come fossimo sulla circonferenza.
In un certo senso, quindi, per vedere se stessi è necessario “prendersi in giro”.
Il risultato di questa visione è Diversamente uguali. Noi, gli altri, il mondo. Si tratta del mio ultimo libro – in uscita a maggio per le Edizioni Paoline – che nasce da una vera e propria “sosta riflessiva” che da qualche anno mi sono concesso proprio per poter riflettere sui comportamenti umani.
Il male dei nostri tempi sta nell’idea megalomane che ognuno di noi possiede circa la propria identità, la propria originalità e quindi irripetibilità. Siamo strenuamente convinti che le nostre azioni e i nostri pensieri siano sempre centrali, ossia unici e validi per l’interpretazione del mondo.
In realtà, siamo tutti diversamente uguali e le nostre pretese differenze, anche di tipo culturale, sono solo convenzioni che servono a non farci assumere la responsabilità universale di fare parte, tutti, della stessa storia umana.
Da qui il sottotitolo del testo Noi, gli altri, il mondo: quanto si pretende di possedere la verità, oppure di sentirsi profondamente diverso da qualcun altro, tanto più si partecipa, più o meno consapevolmente, alla costruzione di una paura universale nei riguardi del futuro.
La mia è solo una proposta di riflessione che se vorrete potrete condividere con me da maggio: sto cercando quella umana ma so che la vera verità del mondo non appartiene a questo mondo.
Io sono certo di non possedere la verità.