Prete grave
È tutta questione di… recupero.
Anche i preti sono uomini con una loro mente. Anzi, quando la usano in modo originale, per una serie misteriosa di motivi, lo fanno a volte molto bene, altre volte meno, ma pure con costanza e tenacia, come in questo caso.
Questo signore irritabile è relativamente famoso perché spesso esterna opinioni di questo tenore a favore di tutti coloro che non sono d’accordo con lui. Per fortuna, già il cardinale Scola di Milano gli aveva tolto una parrocchia, ma continua comunque a professare la sua malattia attraverso i media, nonostante sia relegato in una villetta in Brianza.
È anche vero che non risparmia nessuno! Se la prende anche con il suo capo in carica, il Papa, verso il quale, quando ha pronunciato i suoi voti,ha però giurato “obbedienza” (ma forse, per sue ragioni personali, ha qualche vuoto di memoria…). Quindi, predilige, oltre ad opere di bene e che sicuramente porterà avanti nella sua missione pastorale, occuparsi di politica e specialmente di ciò che hanno votato gli italiani. Sì, perché molto probabilmente ciò che sfugge alla mente di questo signore è che Salvini, piaccia o no, ha ottenuto molti voti alle europee e secondo gli ultimi sondaggi, se si andasse a votare, continuerebbe a salire nel consenso (inevitabilmente, scrivo io).
Mi sembra indubbio che la qualità esistenziale in cui versa questo signore, verso il quale ho una certa difficoltà ad utilizzare i termini sacerdote, oppure prete (anche se i due termini “dicono cose diverse tra loro”, ma non voglio sottilizzare), è decisamente di basso livello. Probabilmente si sente troppo solo, non ha ancora compreso il vero messaggio evangelico, e non ha la minima idea di come fare apostolato, supposto che conosca il significato del termine.
Ma, più che altro, nonostante abbia una certa età, non ha compreso un fatto importante, che caratterizza l’evoluzione dell’intera specie: le cose “devono avvenire” e non possono essere modificate per il volere di un solo individuo. Esiste un andamento culturale in tutte le cose, storicamente determinato, una temperie etico-morale che si sviluppa nostro malgrado, e le cose di questo mondo umano hanno spesso una causa. Sono il frutto di atteggiamenti socio-politici pregressi, e nel nostro caso, magari, di vent’anni di malgoverno generale (culminati con il Patto del Nazareno). Parlo spesso di misericordia, e dovremmo utilizzarla anche in questo caso, con questo signore, nella speranza che egli stesso possa presto andare in ritiro spirituale (magari su consiglio di qualche superiore gerarchico), presso qualche meravigliosa baita delle Alpi lombarde. E farlo, per trovare il vero senso dell’esistenza, un senso che perde di certo pregnanza, e relativamente presto, se associato solo alla politica umana, spesso altrettanto miserevole.
E certo questo signore non è un novello Savonarola, almeno non mi sembra di trovare in lui lo spessore intellettuale dei domenicani.
Oppure, gli piace tanto il caldo.