Una polena nella tempesta del Covid-19

La quarantena, si è detto a ripetizione in questi giorni, è la condizione ideale per leggere. Chiusi in casa, con le pareti impenetrabile baluardo per il Covid 19, abbiamo tutto il tempo per leggere e rileggere. Prendere in mano i nostri amati classici o sondare le ultime novità, le lunghe giornate chiusi in casa offrono enormi possibilità. Eppure… Eppure non è così semplice. I lettori appassionati hanno anche sognato in passato di restare chiusi in casa a leggere. La realtà però ha travolto anche i nostri sogni più infantili. E ora leggere è diventata un’operazione tutt’altro che agevole. In tanti […]

  

La profezia di Del Giudice che ci atterrisce e ci consola

Ci sono scrittori (nostri contemporanei) che seguiamo da sempre. Se un loro libro ci coinvolge e ci appassiona stabiliamo subito un rapporto fiduciario con loro e torniamo a giudicarli a ogni nuovo libro. Alcuni col tempo ci deludono altri continuano a riempire gli scaffali delle nostre biblioteche casalinghe. Ogni tanto capita di constatare: “E’ tanto che X non sforna un titolo nuovo!” E ci si mette in tranquilla attesa. Prima o poi, ne siam certi, il libro arriva. Per la nostra felicità di lettori fedeli. Io è da tempo che aspettavo di leggere un nuovo testo di Daniele Del Giudice. […]

  

Se un romanzo ci insegna la storia dei nostri diritti

Alla fine la distanza tra noi e loro si è ridotta, quasi annullata. Noi siamo sempre stati italiani. A volte più fieri, a volte meno. A seconda di come soffiava il vento della Storia. Loro, invece, italiani lo sono diventati quasi in silenzio. E molto lentamente. Nonostante si fossero messi di traverso al vento della Storia. E lo sono diventati quando la parola italiani (come tedeschi, sudtirolesi, ladini, austriaci) ormai ha poco senso. Loro, sono i sudtirolesi. Un popolo che ha subito dalla Storia tante meschine ingiustizie, quasi tutte inutili. Ripagati, però, e risarciti con gli interessi grazie a una […]

  

Così Pasolini ha “sconfitto” Dickens

Devo fare ammenda. Pubblicamente. Devo fare ammenda della superbia delle mie convinzioni. E devo fare ammenda per la mia debole memoria. Questo post è un atto riparatorio nei confronti di uno dei più celebri romanzi di Pier Paolo Pasolini: Ragazzi di vita (Garzanti). Devo questa pubblica ammenda a causa di un mio pregiudizio che ha fortemente compromesso la crescita culturale di mio figlio (liceale). La lettura di questo testo di Pasolini, pubblicato nel 1955 e da allora mai uscito dalle librerie (e già questa è una medaglia ), è diventato un compito a casa per la classe di mio figlio […]

  

Montanelli, Orazio e i tifosi della “Maggica”

E’ uno dei film del momento. Il primo re di Matteo Rovere sta mettendo d’accordo pubblico e critica. Pur essendo un’operazione ambiziosa (gli attori recitano in latino arcaico)  ha ricevuto un consenso generalizzato. Tanti ragazzi stanno affollando le sale che proiettano la storia del primo re di Roma, la storia insomma della fondazione di quella che diverrà  prima la capitale dell’Impero romano e poi l’ombelico del mondo cristiano.  Personalmente non condivido la scelta (filologica) di adottare il latino arcaico. La storia sarebbe stata godibile altrettanto con l’italiano. Forse, questo scelta aiuta i giovani spettatori a ricostruire nel loro immaginario una […]

  

Il filatelico di via Arenula è la migliore invenzione di Malerba

La vittoria di Helena Janeczek al Premio Strega con il romanzo La ragazza con la Leica (Guanda) è stato salutato non soltanto come l’affermazione di una scrittrice dopo tanti anni, ma anche come l’affermazione del testo più sperimentale tra quelli in concorso. Soprattutto quest’ultima constatazione mi porta a pensare a Luigi Malerba che il Premio Strega non l’ha mai vinto. A cinque anni dalla scomparsa dello scrittore emiliano, arriva in libreria Sull’orlo del cratere (Mondadori), raccolta di racconti cui l’autore stava lavorando prima di morire. Giochi linguistici, capovolgimenti di senso, “paradossi irresistibili” che segnano la cifra della poetica e del […]

  

Un campanile per salvare la memoria

Te lo trovi sulla destra quando sali in macchina da Malles. Il vecchio campanile di Curon svetta nell’azzurro del bacino solo leggermente increspato dal vento. Un elemento disturbante cui però l’occhio del turista o del villeggiante si abitua in fretta. Intorno trova soltanto barche a vela, carovane di turisti e fanatici del nord walking che ambiscono a raggiungere Passo Resia. Dietro la pace che trasmette il silenzio del lago artificiale, dietro lo sguardo placido dell’Ortles, nessuno può oggi immaginare quante sofferenze, quante tragedie si siano consumate settant’anni fa da quelle parti. Ecco perché leggere Resto qui, l’ultimo romanzo di Marco […]

  

Bassani, gli etruschi e le merendine confezionate

Questo è il resoconto di una sconfitta. La nostra. Abbiamo perso la memoria. E abbiamo perso la capacità di portare i nostri figli a seguire le nostre tracce, soprattutto quando abbiamo la convinzione  (la presunzione?) che siano scavate nella giusta direzione. Questo resoconto porta ad una conclusione amara: i tredicenni di oggi non riescono a leggere quei romanzi che ci hanno formato come uomini e come cittadini quando, 30 o 40 anni fa, avevamo la loro età. Ma andiamo con ordine. I professori di italiano di una scuola media si sono messi d’accordo e hanno assegnato ai loro studenti di […]

  

Sommersi e salvati, l’eterno dubbio di chi stila classifiche

Sui social è la moda del momento. Le classifiche stanno invadendo ogni spazio di dibattito e confronto. I primi dieci film, i primi dieci dischi, i primi dieci attori…. e soprattutto – per quel che ci riguarda – i primi dieci libri. Ma non solo. C’è chi restringe il campo: i primi dieci romanzi. E giù giù fino ai primi dieci romanzi italiani dal ‘45 a oggi. Mi sono imbattuto pochi giorni fa nel risultato di un gioco di società consumato tra scrittori affermati e addetti ai lavori. Riuniti di fronte a un tavolo per una cena tra amici, si […]

  

Lalla Romano e quel titolo troppo “poetico”

Esistono libri che hanno titoli respingenti. Che non ti fanno venire voglia di essere presi e letti. Libri che, come Le parole tra noi leggere di Lalla Romano, prendono in prestito il verso di una poesia (in questo caso di Eugenio Montale). Libri che sembrano affidare il proprio destino a slogan pubblicitari.  Questo genere di titoli andava tanto di moda qualche decennio fa. Il libro della Romano, per esempio, è uscito nel 1969 (per Einaudi). Ed ha avuto un grande successo di pubblico e non solo. Ha vinto anche il premio Strega. Mi sono trovato a leggerlo semplicemente perché era […]

  

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