L’hybris di Salvini
È tutta questione di… onnipotenza.
Se fossi un iscritto alla Lega ragionerei così. L’unico comportamento che non era accettato dagli dei antropomorfi della mitologia greca antica era l’hybris, ossia, letteralmente, la tracotanza, l’eccesso, la superbia, l’orgoglio, oppure ancora la prevaricazione.
Al termine hybris viene spesso associato quello di nemesis, che rappresenta la sua conseguenza. Infatti, significa vendetta degli dei, ira, sdegno, e si riferisce alla punizione giustamente inflitta dagli dei a chi si era macchiato di hybris. Si tratta di una fra le tante conseguenze negative inevitabili per colui che manifesta questo comportamento. Inoltre, non è nemmeno detto che sia necessariamente il colpevole originario, perché possono essere anche le generazioni successive, di un popolo o un discendente, a pagarne il prezzo.
Beh, direi che il nostro ex ministro degli Interni ne sia affetto in quota relativamente ampia. Cosa evidente, da questo Agosto in poi, se, casomai, non ce ne fossimo accorti prima. Certo, non è il solo, perché dalle prime indiscrezioni sui totoministri del nuovo esecutivo Conte, emerge un quadro non del tutto esaltante.
Io non so come possa essere ora la situazione esistenziale, parlando sempre dal punto di vista politico, all’interno della dirigenza della Lega, ma penso che i membri non se la passino molto bene. Il popolo leghista, nonostante tutte le solite e prevedibili giustificazioni di Salvini (ex Ministro degli Interni, ed è bene ricordare la particella “ex”), sarà certamente in subbuglio, visto che avevano il loro capitano al governo ed ora, per sua stessa volontà, non più.
Non aveva fatto i conti con i renziani, che sono la maggioranza dei parlamentari nelle file del PD, candidati scelti personalmente dal Matteo rosa, e con la presenza di un Movimento 5 Stelle in grado di scegliere o meno se continuare ad essere proni alla Lega. Le elezioni del 4 marzo 2018 evidenziamo numeri che, in una democrazia parlamentare, permettono di cercare altre maggioranze all’interno del camere. E così è avvenuto, in barba alle rassicurazioni che Salvini aveva ricevuto circa la reale possibilità di andare a votare.
Perché Salvini non ha tenuto conto di queste cose, specialmente lui che è in politica dall’età di 22 anni?
Per due motivi semplici, secondo me: a) è affetto da hybris e b) non possiede cultura politica, vale a dire la capacità di gestire la propria pancia, ossia la preziosa capacità, soprattutto in politica, di saper attendere, sapendo che si capitalizza il consenso sui fatti e non sulla propaganda. I fatti in questione e in attesa di realizzazione quali erano? Il lavoro come Ministro, la flat tax che non vi è ancora, le rassicurazioni agli industriali del Nord, un rapporto più dialogico e non supino con l’Europa, la formulazione di un nuovo Trattato europeo che superasse quello di Dublino sulla migrazione, le politiche sul lavoro. Insomma tutte cose che ora gli italiani attendono dal nuovo governo. Un governo che è sicuramente post-ideologico, come dice Di Maio, e con un partito che è post-ideologico, almeno da dopo Berlinguer, come il PD.
Non venite certo a dire che il PD è di sinistra, perché sarebbe una bufala.
La sinistra non esiste, e i renziani lo dimostrano, la destra è autocastrata e rimaniamo noi, gli italiani.
Solo noi, perché l’Italia, come diceva il grande Indro Montanelli non esiste, non è mai esistita, mentre gli italiani sì, esistono e resistono ovunque, ma non certo nelle piazze. E diceva, inoltre, Montanelli che non è difficile governare gli italiani… è inutile.