Spazzatura umana
È tutta questione di… sporcizia.
Certo, i gretini ci dicono che il clima sta cambiando ed è solo colpa nostra, con loro una serie di scienziati, o sedicenti tali, che confermano la cosa; ci dicono anche che l’economia si deve trasformare in qualche cosa di circolare, affinché si impari a riciclare con intelligenza ciò che rimane del nostro sfrenato consumismo; ci dicono ulteriormente che milioni di persone continuano a morire di fame, e cercano una soluzione al loro segnato destino, trasferendosi in qualche nazione dove credono, e sperano, di sopravvivere almeno da Natale a Santo Stefano. In questo incompleto e sintetico elenco di alcune amenità del nostro mondo globale, si leggono notizie come questa.
Ho la sensazione che continueremo a leggere cose di questo genere per molto tempo, con un aumento in progressione geometrica di due atteggiamenti mentali generali: il primo, legato ai sentimenti di impotenza, disgusto e sconcerto di fronte ad eventi di questa inaudita crudeltà; il secondo, legato al rifiuto di continuare a rendersi conto che stiamo andando verso un punto di non ritorno, in cui la sofferenza che stiamo infliggendo ai nostri simili si ritorcerà a brevissimo (quando ancora non lo stia già facendo…) verso coloro che restano indifferenti.
Mi riferisco, ovviamente, rispetto a questo ultimo punto, ai politici del mondo, di tutto il mondo, siano quelli occidentali oppure orientali. Oramai, il livello di menefreghismo, di criminalità diffusa della politica è a tali livelli che non riusciamo minimamente a decidere in quale direzione volgere il nostro sguardo per intravedere un minimo di speranza. Ne parlavo in classe con i miei studenti universitari e loro mi dicevano che sono talmente schifati da tutto ciò che ascoltano e leggono nei media da non nutrire, ormai, alcuna fiducia nei politici. E non andranno a votare, giustamente o meno. Fatto sta che è così, e che si tratta di una normale e sana reazione della mente di fronte ad una classe politica che è spazzatura umana e tratta gli altri esseri umani come merce da sopprimere, a meno che non sia utile economicamente per ingrassare la loro vanagloria e la sete di quei soldi che dovranno comunque lasciare qui.
Il capottino di legno finale non ha tasche.