È tutta questione di… consapevolezza.

La vita sociale umana organizzata prevede la presenza di comportamenti codificati, che diventano modelli ricorrenti e costituiscono ciò che nelle scienze sociali è definita anche struttura sociale.

All’interno di una qualsiasi cultura, abbiamo quindi una macrostruttura sociale che la rappresenta, e una serie di microstrutture che declinano al loro interno la vita quotidiana in modo più specifico e preciso. In questo senso, ogni struttura sociale vincola il comportamento degli individui ponendo loro dei limiti, ma in parte lo agevola, poiché mette a disposizione delle persone un contesto e modelli all’interno dei quali è possibile agire e reagire.

Anche l’architettura e l’urbanistica condizionano il nostro modo di comportarci, proprio perché veicolano la nostra capacità di azione, ossia quella di operare più o meno indipendentemente dai vincoli che propone-impone. Avere a disposizione una strada provinciale, una superstrada, oppure un’autostrada, per spostarsi all’interno di una regione, permette una serie di azioni che sono il risultato della nostra scelta rispetto a queste vie di comunicazione.

Quest’ultimo esempio, ci permette di comprendere relativamente bene come il contesto all’interno del quale ognuno di noi vive è caratterizzato da rapporti di potere, sia di tipo esplicito che implicito. In effetti, il potere è un meccanismo sociale ambivalente che necessita: a) della struttura sociale che ne garantisce il funzionamento e b) dell’azione collettiva delle persone, per mettere in discussione le situazioni consolidate e istituzionalizzate, innescando il mutamento della struttura sociale stessa, per ridefinire, in alcune situazioni particolari, i rapporti di forza presenti nel gruppo.

Ognuno di noi conosce, e molto bene, la struttura sociale all’interno della quale vive. Acquisiamo queste conoscenze durante il processo di inculturazione, mediante il quale apprendiamo le norme, i valori, le credenze e i comportamenti su cui è fondata la nostra esistenza. Possiamo quindi definire la struttura della nostra famiglia, del quartiere, del nostro ambiente di lavoro e dei gruppi di persone che frequentiamo.

Bene, quindi vi chiedo: Quali sono i taciti accordi su obblighi e responsabilità personali ai quali aderite? Quali sono le persone che regolarmente parlano fra loro? Con chi e come queste persone prendono le decisioni che hanno a che fare con la vostra esistenza?

Nell’eventualità riusciste a rispondere, anche non molto precisamente a queste domande, sareste vicini alla comprensione della struttura sociale all’interno della quale conducete la vostra vita.

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