Grazie Salvini, grazie…
È tutta questione di… contro effetti.
Penso che il ministro Matteo Salvini abbia fatto qualche errore ultimamente, come presentare una mozione di sfiducia al proprio governo, in un momento che forse non era proprio il più adatto. Avrebbe dovuto ascoltare Giorgetti.
Comunque, non è questa la riflessione che vorrei proporVi.
Grazie a questa situazione, e per questo motivo ringrazio anche lo stesso ministro Salvini, ho l’impressione che la partecipazione alla vita democratica della nostra nazione da parte dei suoi cittadini sia decisamente aumentata.
Io sono relativamente molto presente nei social, e noto una forte ed emotiva risposta alle situazioni politiche da parte delle persone che mi seguono, escluso gli amici con i quali sono in contatto quasi quotidiano. Ma interessante è constatare come molte persone, anonime e palesemente sprovvedute, puerili e decisamente ignoranti (per quanto riguarda la conoscenza e il “sapere”) si cimentino in giudizi sociologici e politici quasi in concorrenza con la creatività della nostra magistratura.
Grazie a questo tipo di comunicazione politica (ad opera dei nostri stessi parlamentari), tutti si sentono in grado di poter discutere di tutto e su tutto, autorizzati quindi ad esprimere giudizi a dir poco ridicoli, senza la minima conoscenza, per esempio, delle procedure parlamentari della nostra nazione.
Ora tutti si sentono italiani oppure antitaliani, quando nella loro vita quotidiana rimangono sostanzialmente anonime e silenziose persone, ai margini di qualsiasi considerazione civica, spesso senza aver mai parlato di politica nella loro vita. Bene, sono contento che si siano risvegliate. Certo, sarebbe meglio cercare anche di informarsi con maggior scrupolo e studiare qualche cosa di diritto costituzionale, prima di azzardarsi ad imitare De Gasperi. Ma queste sono le conseguenze del modo attuale di fare politica, che è diventato sinonimo di “continua propaganda”.
Giuseppe Conte che scrive la lettera, indirizzata a Salvini, sul proprio profilo Facebook fa una mossa intelligente, dal punto di vista comunicazionale, ma che testimonia anche una debolezza cognitiva, di cui peraltro risente tutta la società italiana. Eppure, il premier ha avuto molti lettori, like e commenti.
Per quanto riguarda gli esponenti della cosiddetta opposizione democratica, leggo solo ciò che scrive Calenda, per riflettere e Renzi (assieme a Del Rio) per verificare lo stato della sceneggiata delle nuove comiche rosa nostrane. Non mi pronuncio sui cinque stelle: penso sia meglio, perché stanno facendo tutto loro, sia campagna elettorale (a perdere, ovviamente…) che la tragicommedia delle povere vittime.
Ma tutto ciò ha una sua valenza positiva. Serve all’idea di farci credere che possiamo partecipare alla vita democratica e politica del nostro Paese, quando si tratta solo di strategia politica. Più o meno consapevole, e più o meno deleteria per tutti noi, praticamente una farsa.
Ma lo vedremo presto, col sopraggiungere dell’autunno.