Il Salvini di quartiere

È tutta questione di… cognizione di sé. La notizia è questa. Certo, una notiziola, rispetto a quello che non ci viene detto sul coronavirus. Ma questa è un’altra cosa. Torniamo invece alla decisione del Senatore Matteo Salvini, quella di permettere che gli venga fatto un processo per il caso della Gregoretti. Lo sappiamo tutti, il suo ego è debordante. Talmente ipertrofico che continua a far passare l’idea che il quartiere di qualsiasi cittadina italiana sia equiparabile al concetto di nazione. Giulia Bongiorno, che non è certo una giurista sprovveduta e incompetente, da giorni ripete che l’autorizzazione a processare Salvini, richiesta dalla […]

  

Stupro per sport

È tutta questione di… stile di vita. Un’altra notizia, nel rispetto dello stile di vita che ci viene raccontato spesso, in questi ultimi tempi. Quale stile di vita? Quello di una demenza dilagante, fra alcuni dei nostri giovani (il futuro della nazione, eh?!) maschi che, avendo solo vent’anni sono “solo ragazzi”. Ragazzi che, nell’essere solo tali, non sapendo cosa fare per “divertirsi un po’”, decidono di picchiare brutalmente una donna di 36 anni e quindi di violentarla ripetutamente per due ore. Ora, sono effettivamente molte le occasioni che tutti noi abbiamo per annoiarci, ma penso che nessuno di noi, sano […]

  

Quando la magistratura è femmina…

È tutta questione di… architettura cerebrale. Questa volta è necessario che vi inviti a visionare più riferimenti ipertestuali, che sono andato a cercare, per verificare che la notizia non fosse falsa. E troverete anche un tono che non mi appartiene, ma devo in qualche modo comunicare tutto il mio sdegno. Non mi sembrava possibile, mentre leggevo. Eppure no, mi sbagliavo. Andate anche voi a vedere. Su Il Giornale, Il Secolo d’Italia, La Repubblica e infine TG Com 24. Quindi, quando viene violentata una donna che sembra un maschio, il suo organo sessuale assume un carattere maschile e plausibile di violenza. […]

  

Inutili marce e tutti complici

È tutta questione di… ipocrisia. Una notizia su cui ragionare brevemente. La mia prima considerazione riguarda il fatto che tanto i detenuti di Regina Coeli quanto persone libere, da quello che si può dedurre dalla lettura dell’articolo cui faccio riferimento, reagiscono allo stesso modo rispettivamente verso gli indagati e sospettati e verso colui che, avvocato, rinuncia all’incarico. Nel primo caso, i detenuti, siamo di fronte a possibili e verosimili reazioni corporali, in carcere, e nel secondo caso, anonimi individui, altre reazioni fisiche. Insomma, in tutte e due i casi alla violenza si risponde con altrettanta violenza. Meccanismo atavico, tutto umano […]

  

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