È tutta questione di… riflessione.

Ogni azione umana si fonda su due presupposti psicologici fondamentali, anche se ovviamente sono molti i presupposti su cui si basa il nostro agire. I seguenti sono però essenziali: a) l’atteggiamento e b) la convinzione.

Con il primo termine si intende una valutazione relativamente permanente nel tempo, positiva oppure negativa, verso un oggetto oppure un evento. Con il secondo, si intende un dato cognitivo circa un oggetto oppure un evento.

Anche le nostre azioni più elementari si basano su questi due elementi.

Si prenda, per esempio, il momento in cui, durante una giornata estiva, sentiamo il bisogno di bere. Apriamo il frigorifero di casa e afferriamo una bibita dissetante. E lo facciamo perché il nostro atteggiamento, tanto verso la sete che verso il rimedio ad essa, ci dicono che le bibite hanno un ottimo sapore, ci dissetano e la nostra convinzione ci informa che d’estate si tengono al fresco.

In sostanza, mentre gli atteggiamenti ci dicono cosa dobbiamo fare in alcuni momenti, le convinzioni ci dicono in quale modo fare quelle azioni. Ecco perché, in Psicologia Sociale, con il termine atteggiamenti si suole indicare la fase iniziale di un atto, ossia di un comportamento.

La dimensione esistenziale di questo concetto, ossia il fatto che le nostre azioni siano un insieme di atteggiamenti e convinzioni che terminano in un comportamento, ci chiarisce bene quando e perché alcune nostre azioni producono qualcosa di utile o meno. In effetti, quando i nostri atteggiamenti e le nostre convinzioni sono vani, ossia quando non sappiamo che cosa è bene fare e che cosa è vero, non riusciamo ad adottare il comportamento migliore per risolvere una situazione.

Tutti noi facciamo molto affidamento sia sugli atteggiamenti che sulle nostre convinzioni, perché desideriamo essere adeguasti alle circostanze, ossia vogliamo essere nelle condizioni di risolvere i numerosi problemi che la vita quotidiana ci impone.

Vogliamo essere precisi ed accurati nelle nostre risposte di adattamento al mondo.

Ecco perché sarebbe importante imparare a leggere gli atteggiamenti dei politici del mondo, legati alle loro convinzioni: ci condurrebbero direttamente all’adozione di comportamenti reattivi chiaramente conseguenti.

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