Quegli scomodi legami tra Podemos e Chavez
Ora che il Venezuela è nel caos politico e sociale più profondo e, dopo, che il Governo del socialista Pedro Sánchez, ha ufficializzato l’appoggio a Guaido, anche Podemos, come i Grillini hanno preferito appoggiare il vecchio regime del caudillo Hugo Chavez, portato avanti dal delfino, ex autista, Maduro. Tuttavia se Di Maio e compagni hanno le idee molto confuse sulle questioni venezuelane, Podemos di Pablo Iglesias da sempre ha mostrato una particolare simpatia per i difensori della rivoluzione bolivariana. I legami tra i grillini spagnoli e il Venezuela, sono iniziati fin dai tempi di Chavez. Loro lo negano, ma pare che in passato Pablo Iglesias, Juan Carlos Monedero e Iñigo Errejón, abbiano lavorato come consulenti al Governo di Chávez in qualità di esperti accademici. ricordiamo che (Podemos nacque su iniziativa di un gruppo di accademici dell’Universidad Complutense di Madrid, la principale università pubblica della capitale spagnola.
Il trio della nascente Podemos si recò più volte in Sudamerica, sia in Venezuela che in Bolivia ed Ecuador per una serie di consulenze per spiegare come le politiche di sinistra del loro bigoncio potessero salvare quesi Paesi dal baratro. E fin qui tutto bene. Però pare che Iglesias e Errejón, due dei fondatori di Podemos, abbiano fatto parte per un periodo del consiglio direttivo del Centro de Studios Políticos y Sociales (CEPS), una fondazione che si suppone abbia ricevuto sette milioni di euro di finanziamenti dal governo venezuelano allora guidato da Chávez tra il 2003 e il 2011. A oggi, benché il lavoro della magistratura spagnola, non è stato dimostrato il passaggio did entro da Caracas alle casse di Podemos, ma il PP è convinto che ci siano aspetti molto oscuri non chiariti di questa amicizia tra Podemos e Chavez. Il quotidiano centrista El Mundoha ricordato Gladys María Gutiérrez Alvarado, attuale presidente del Tribunale supremo di giustizia del Venezuela. Gladys Gutiérrez discusse la sua tesi nel dicembre del 2011 all’Università di Saragozza, di fronte a una commissione di cui faceva parte anche Juan Carlos Monedero, uno dei fondatori di Podemos. Monedero fu rimosso dalla direzione di Podemos nel 2015 dopo che si scoprì un trasferimento sospetto di 425mila euro provenienti dal Banco del Tesoro del Venezuela e diretti a lui.
Per Podemos sono soltanto illazioni e calunnie, una manipolazione di una vecchia storia del Venezuela per tentare di indebolire Podemos e fargli perdere consensi in vista delle elezioni del 2020. Podemos ha sempre negato di avere ricevuto finanziamenti nadir a Chavez né da Maduro ma secondo diversi giornali le smentite sono arrivate senza particolare convinzione. Pochi giorni fa Podemos si è anche astenuto in un voto del Parlamento Europeo che chiedeva al Venezuela di scarcerare gli avversari politici di Maduro e di permettere l’entrata immediata nel paese degli aiuti umanitari. Izquierda Unida ha votato invece a favore della risoluzione dell’Unione Europea.