Ed elezioni saranno. Per la quarta volta.

La Spagna continua a guardarsi indietro, mitizzando l’età dell’oro del granitico bipartitismo iberico, quando trenta minuti dopo la chiusura delle urne era già chiaro chi avesse vinto e chi no. Dopo le proteste degli Indignados, confluito nel primo partito populista Podemos, seguito due anni dopo da Ciudadanos, più anziano di formazione, ma sempre sotto lo sbarramento, la democracía nata nel 1978, ha visto soltanto ingovernabilità, instabilità  e sovente, molti tentativi di disgregazione dell’unità nazionale con le spinte delle forze centripete catalane e basche. Uno, due, tre…e forse anche quattro tentativi di formare un esecutivo che potesse camminare con le sue […]

  

Valdeluz, la città fantasma figlia della speculazione edilizia spagnola

Dalla stazione di Atocha Madrid per raggiungere la città fantasma, monumento storico del tracollo dell’edilizia iberica, ci sono 60 chilometri e tre opzioni: sbagliare strada in auto per tutto il giorno, GoogleMap va in tilt; viaggiare su un nuovissimo razzo dell’Ave (Alta Velocidad Española), correndo a 350 km in 15 minuti e 31 secondi (36 euro a tratta) o impiegare due ore, su un treno locale che macina tutte le fermate e concilia il sonno (13 euro andata e ritorno). Non per ragioni d’orologio o di ideologia, conviene il super treno per raggiungere Yebes, comune attiguo di Valdeluz, 1,34 chilometri […]

  

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