Quindici anni fa l’esplosione di Atocha e della storia hanno segnato la mia vita di corrispondente. Ero ritornato in Spagna da una sola settimana, dopo una pausa a Milano di un paio di mesi e mi ritrovai nell’inferno del terrorismo islamista. Quella mattina ero a Barcellona, 600 km più a nord-est, io con il collega fotografo ci buttammo in strada, con la radio accesa e un Paese immobile e sconvolto che non credeva che avessero colpito con tanta crudeltà il suo cuore pulsante, Madrid, la Capital. Treni fermi, aerei a terra, scuole chiuse e tanta paura e impotenza. Arrivare a […]