Le spoglie di Francisco Franco lasceranno la Valle
Il lungo braccio di ferro tra Governo, Procura e discendenti del caudillo spagnolo Francisco Franco sembra trovare un epilogo anche se ancora una data certa non c’è. Il Tribunale Supremo di Madrid ha dato il via libera all’esumazione dei suoi resti e al loro trasferimento dal mausoleo-basilica benedettina della Valle de los Caidos (60 km a Nord Est di Madrid) dove la sua tomba riposa nell’abside assieme a quella di José Antonio Primo de Rivera, fondatore della Falange Spagnola, morto durante la Guerra Civil e di altri 33.872 combattenti che appartenevano ad entrambi gli schieramenti opposti nel conflitto, soldati repubblicani e franchisti. «È una vittoria della democrazia. Lo spostamento della salma si farà molto presto», ha dichiarato il premier facente funzioni Pedro Sánchez che da tempo voleva applicare una delle norme contenuta nella controversa Ley de la Memoria Historica decreto legge firmato anche da Re Juan Carlos I che vuole fare giustizia su alcune questioni rimaste aperte dalla Guerra Civil e dalla Transicción. La legge è stata scritta dai socialisti dell’allora premier José Luis Rodriguez Zapatero che nel 2007 l’aveva votata e approvata al Congreso, contro il voto del Partito Popolare che da sempre la ritiene inutile, di parte e portatrice di polemiche.
Per la Spagna si risana così un paradosso storico: la tomba di un dittatore che viene celebrata in un monumento ecclesiastico e nazionale pagato con i soldi pubblici e costruito (anche) dai prigionieri politici del franchismo. Per arrivare a questo risultato l’esecutivo socialista ha dovuto superare molti ostacoli: l’opposizione strenua della famiglia del Caudillo che volevano che le ossa di Franco fossero tumulate nella cattedrale madrilena dell’Almudena, quella dei monaci benedettini titolari della basilica nella quale Franco è sepolto e anche una certa freddezza del Vaticano restio a prendere posizione.
L’altro successo per il governo socialista, è che Franco non sarà spostato nella cattedrale dell’Almudena, ma nel più discreto cimitero del Pardo, alle porte di Madrid. Per Sánchez, infatti, la lunga vicenda iniziata oltre un anno fa e suggellata da un voto del parlamento, rischiava di rivelarsi un boomerang. Sarebbe stato paradossale, infatti, rimuovere i resti del caudillo dalla Valle del los Caidos per portarli nella cattedrale accanto al Palacio Real di Madrid, simbolo della Corna di Spagna e visitata da migliaia di turisti ogni giorno. I togati hanno dato ragione al governo anche sul nuovo luogo della sepoltura.
Una data per la riesumazione e lo spostamento della salma di Franco ancora non c’è, perché pur in presenza di una sentenza definitiva del Tribunale Supremo, restano ancora aperte alcune questioni amministrative.