Quando le sardine italo-spagnole cantano “Bella Ciao” a Madrid
Oggi, 14 dicembre, se passate per Madrid dalle parti della centralissima Puerta del Sol – che gli spagnoli chiamano soltanto Sol – quella sormontata dalla pubblicità del liquore Tio Peppe e con l’orso in bronzo che mangia dall’albero del madrogno per magiare il corbezzolo, per intenderci, potrete incontrare un capannoni di italiani, residenti nella capitale, unitisi al movimento delle sardine che canteranno “Bella Ciao”.
Lo slogan è “la Spagna non si Lega”, accompagnato da “somos màs que voxotros”, in riferimento al partito di estrema destra spagnolo, Vox. Oltre a cantare lo storico inno antifascista, ormai più che abusato – gli spagnoli più giovani lo hanno sentito per la prima volta guadando la seconda serie su Netflix della “Casa di Carta (Casa de Papel) – le sardinas d’esportazione qui a Madrid raccoglieranno alimenti, in particolare, scatolame a lunga conservazione, e in particolare sardine. Il tuto per per beneficenza.
L’ideatore della succursale madrilena delle sardine è Erik Zanon che a fine novembre ha a perso su faceboook la pagina “6000 Sardine a Madrid“. Ma sembra che la prima città estera abitata da italiani emigrati non sia stata Madrid, ma New York. Non esiste una struttura organizzativa, ma la pagina è un punto d’incontro per coordinarsi e diffondere informazioni tramite Whatsapp. La mobilitazione di oggi, in programma dalle 17 fa parte di altre che si terranno in tutta Europa.
Il Comune di Madrid e la Policia Nacional hanno dato il permesso alle sardine italiano a manifestare a Sol, luogo storico di tute le proteste, tra cui quella degli Indignados che sette anni fa si accamparono per tre mesi qui. Alle 18 inizieranno gli interventi, in linea con gli orari e le abitudini della capitale spagnola. Le sardine spagnole non guardano soltanto alla politica italiana, ma puntano alla realtà spagnola con l’ashtag #somosmasquevoxotros, vogliono mostrare la loro “politica del rispetto e non del disprezzo” contro l’avanzata dell’estrema destra di Vox, secondo lil loro manifesto politico che recita: “nel pensiero dettato dalla testa e non dalla pancia, nella diversità come elemento di miglioramento della società”. Una mobilitazione per frenare ogni “retorica populista” di questi ultimi anni, contro “la politica dell’odio” di Matteo Salvini, Le Pen, Abascal (leader di Vox in Spagna), Trump, Orban.