La Spagna ha finalmente il suo nuovo Governo: i 22 ministri di Pedro Sánchez hanno giurato davanti alla Carta Costituzionale e in presenza di re Felipe VI. Sono 11 donne e 11 uomini, secondo l’apparente eguaglianza spagnola. Ci sono ben quattro vice premier che sono anche ministri, tra cui Pablo Iglesias, fondatore di Podemos che è a capo del dicastero dei Diritti Sociali. Per sua moglie Irene Montero, psicologa, ministra più giovane a 31 anni, il ministero dell’Uguaglianza. A capo dell’Economia, una donna, a capo del ministero per la Transizione Ecologica un’altra donna. E a capo del ministero del Lavoro, una vera comunista, supersindacalizzata che promette dura battaglia a padroni e multinazionali. Per gli Interni, la riconferma di Fernando Grande-Marlaska e un new entry alla Giustizia, Juan Carlos Campo, un socialista moderato, che dovrà aiutare Sánchez a risolvere “la questione catalana”.

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