Da Madrid a Barcellona si viaggerà soltanto in treno
Ada Colau, sindaca di Barcellona, al suo secondo mandato lancia la sfida: da Barcellona a Madrid e viceversa, si andrà soltanto in treno. Basta con i voli di linea e quelli low-cost che inquinano.
La tratta di 600 km tra le due città più visitate di Spagna da oltre vent’anni è coperta dal servizio dell’Alta velocità della Renfe, l’azienda statale delle ferrovie spagnole. È stata la prima linea veloce inaugurata ed è la più frequentata con una media di 2,3 milioni di passeggeri all’anno. Tuttavia le tariffe sono ancora molto alte: in media un biglietto in prima classe andata e ritorno costa 185 euro, mentre in turistica (seconda) attorno ai 150 euro, ma se il viaggio di a/r è in giornata costa il 20% in meno.
Il viaggio in aereo dura 45 minuti, ma tra check-in, decollo, metro e taxi per raggiungere il centro di Barcellona o Madrid se ne va un’altra ora, mentre in treno si impiegano 2 ore 33m, ma si arriva alla Stazione di Atocha (centro di Madrid) o di Saints (Centro di Barcellona), entrambe ben collegate con metro e treni locali.
Ada Colau, sorretta da Barcelona en Comú, una lista civica di sinistra con vari movimenti ambientalisti che rientrano nel movimento di Podemos, crede che sia la scelta più corretta per il rispetto dell’ambiente. Ovviamente la sindaca non ha alcun potere decisionale, può soltanto influenzare, ma l’idea arriva in un momento delicato, sia per le ferrovie spagnole che per l’aeroporto El Pratt di Barcellona, prossimo a un rilancio internazionale.
Nel 2022 ci sarà la prima liberalizzazione del mercato europeo dei viaggi in treno che permetterà a Trenitalia di esportare i suoi treni e servizi d’alta velocità sui binari spagnoli: le ferrovie italiane sono interessate alle tratte Madrid-Barcellona, Madrid e Valencia e Siviglia e Malaga. Attualmente esiste il corridoio d’Alta Velocità più lungo d’Europa che parte da Parigi e via Marsiglia raggiunge Barcellona, Valencia e Malaga ed entro una decina d’anni potrà continuare fino a Gibilterra, percorrendo il tunnel marino sotto lo stretto in fase di progettazione e arrivare fino a Casablanca in Marocco.
A questo corridoio che collegherà l’Europa all’Africa settentrionale, sono interessate anche le ferrovie francesi SNCF che entreranno nel mercato iberico dell’Alta Velocità nel 2022 contribuendo a una sostanziale riduzione delle tariffe. È di pochi giorni fa la notizia che da aprile Renfe proporrà i primi treni ad Alta velocità, ma a basso costo. Una nuova rivoluzione nel mercato dei trasporti spagnoli: AVLO, del gruppo Renfe vuole allargare i clienti dell’Ave (Alta Velocità Spagnola) anche alle famiglie e agli studenti con biglietti tagliati del 40-60%. Così come avviene con i treni veloci, AVLO offrirà tariffe legate alle ore meno congestionate in modo da riempire in modo uniforme i treni.
Per quanto riguarda il trasporto aereo, se la linea Milano-Roma è stata quasi uccisa dal mercato, in Spagna la tratta Madrid-Barcellona potrebbe davvero chiudere sotto una spinta ambientalista.
La chiusura della tratta da Barcellona con la capitale di Spagna non dovrebbe influire negativamente su El Prat, il primo aeroporto di Barcellona che negli ultimi dici anni ha aumentato considerevolmente il traffico iternazionale e che Madrid spinge con nuovi finanziamenti a diventare un hub internazionale, soprattutto per i voli verso l’America Latina, in modo da decongestionare l’aeroporto madrileno di Barajas.