La magistratura indaga il re benemerito Juan Carlos I di Spagna
Dopo l’indagine, finita con l’archiviazione, di sei anni fa sulla Infanta Cristina, figli del re emerito Juan Carlos I di Spagna, su un presunto legame con l’ex marito Iñaki Urdangarin Liebaert su un caso di sottrazione di fondi pubblici e riciclaggio denaro tramite una fondazione, ora la Corte Suprema punta la sua lente sull’ex monarca Juan Carlos Alfonso Víctor María de Borbón y Borbón-Dos Sicilias: l’ipotesi dei magistrati è che l’ex sovrano ultra ottantenne si sia intascato una corposa tangente di 40 milioni di euro per l’appalto della costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità (Ave) tra Medina e La Mecca, in Arabia Saudita.
Secondo gli inquirenti Juan Carlos, che ha passato il trono nell’estate del 2014 al figlio Felipe, ora re Felipe Vi, avrebbe preso per se la milionaria commissione per avere favorito un gruppo di imprese sagnole che, poi, si sono assicurate il contratto. L’ex re non è più coperto dall’immunità regale che è prevista dall’articolo 56 della Costituzione spagnola per il capo di Stato. Juan Carlos è finito iscritto nel libro degli indagati per l’inchiesta legata al caso dell’ex commissario della Polizia nazionale José Manuel Villarejo Pérez.
Non è la prima vota che l’ex sovrano iberico, nato a Roma nel 1938, si trova coinvolto in una indagine pubblica. A marzo, durante l’emergenza del Covid-19, la Corte Suprema tentava di far luce sulla somma di 100 milioni di euro depositati su su alcuni conti correnti svizzeri intestati a una fondazione riconducibile a Juan Carlos.. I milioni sarebbero stati regalati all’ex re spagnolo dalla Corona dell’Arabia Saudita. A seguito di questo scandalo, re Felipe VI ha rinunciato all’eredità del padre, dichiarandolo pubblcamente.