25Set 24
I treni locali spagnoli sono gratis per i residenti. E in Italia?
Mentre l’attuale Governo italiano ha fatto di tutto per eliminare qualsiasi aiuto a chi non ce la fa a tirare avanti, il Governo socialista di Pedro Sanchez da oltre due anni per rendere più sopportabile la crisi economica e parare l’aumento dei prezzi dei beni di largo consumo, dal 2022 ha eliminato il pagamento dei biglietti per tutti i treni cittadini e locali. E anche nel 2025 non si pagheranno.
Proprio così, tutti i treni della Cercanias (il sistema di treni urbani ed extra urbani collegati anche con la rete della metropolitana), non si pagano se si è residenti in una città spagnola: se voglio viaggiare da Barcellona a una città entro i 100 km, basta acquistare una arte di 10 euro che vale tre mesi e strisciare ai cancellati d’ingresso delle stazioni prima di salire sul convoglio. Posso andare da Madrid a Leganes, o Alcorcíon o Mostoles senza pagare, tutte le volte che voglio, senza limiti. E se viaggio per più di 15 giorni al mese, mi viene restituito il costo della carta. Vi sembra possibile una cosa simile in Italia, Paese con i peggiori e più costosi trasporti locali?
Inoltre, esiste anche una certa che costa 20 euro, sempre della durata di tre mesi, che permette di viaggiare gratis entro una distanza di 300 km. Come è possibile che ciò avvenga? Come ha fatto il premier Sanchez a trovare i fondi e a convincere le società di trasporti a non fare pure il biglietto? Ci è semplicemente riuscito, con un politica intelligente di aiuti e sovvenzioni dando così un grande aiuto agli spagnoli.
E da noi? Nemmeno per sogno. Conosco la situazione dei treni locali italiani: se non sono vecchi e fatiscenti, sono sporchi, insicuri e perennemente in ritardo. E carissimi. Basta una pioggerella e sono in ritardo o sono cancellati, Nessuno della dirigenza delle varie aziende ha interesse né a migliorare il servizio né a dare informazioni ai passeggeri e nemmeno di vigilare che tutti paghino i biglietti. O garantire un minimo di sicurezza. Per qualche tempo ho preso TreNord, una vera vergogna. Trani sempre in ritardo o soppressi, un costate odore di gomma bruciata, nessuna sicurezza sui convogli e nelle stazioni, dove i pochi addetti restano chiusi nei loro loculi a farsi i fatti loro. E i prezzi sono alti e sempre in aumento, e le ricariche delle schede hanno un sistema informatico pessimo, arretrato e non sono rimborsabili.
Ancora una volta la Spagna batte l’Italia.