Dura lex sed lex a Barcellona
Quattro anni e dieci mesi di carcere per avere rubato un panino al prosciutto. È quanto il Tribunale di Barcellona chiede per un vagabondo che lo scorso marzo è entrato in una panetteria brandendo un lattina tagliata a coltello per farsi dare un panino da tre euro. L’aver puntato un grossolano coltello al commesso per il Codice Penale spagnolo è un atto di violenza e implica una pena più severa. altrimenti se la sarebbe cavata con una denuncia a piede libero, ha spiegato alla stampa l’avvocato d’ufficio che difende il senzatetto. L’accusato, un uomo definito ad alto rischio d’esclusione sociale, dallo scorso marzo è rinchiuso in prigione, quel gesto di avere piegato una latina a forma di coltello e di aver minacciato una persona lo ha posto al centro di un vivace dibattito: la legge è uguale per tutti, ma bisogna anche interpretarla caso dopo caso, scrive ElDiario.es. Quasi cinque anni di carcere per un panino dal valore di tre euro rappresentano una misura paradossale, quando abbiamo condanne a politici per vare sottratto milioni di euro allo Stato e senza un solo giorno di carcere, commenta un lettore indignato. Gli stessi commessi del panificio hanno assicurato al Pubblico ministero che l’uomo ha rubato soltanto il panino, sicuramente perché aveva fame, senza toccare il registratore di casa o sottrarre altro. Ma la legge è inflessibile: “obtener un beneficio patrimonial ilícito con l’auxilio de la violencia” in Spagna vale 4 anni e dieci mesi. A gennaio ci sarà la sentenza. Intanto a Barcellona cresce il malcontento verso una accusa che appare iniqua e sproporzionata. Dura lex sed lex.