Nel quartiere vivace dela Latina, zona centrale di Madrid, da mesi si leggono annunci di questo genere: “In cambio di compagnia di una donna tra i 25 e i 45 anni, offro una stanza in una casa moderna, con cucina equipaggiata e bagno comodo”annn. Sui siti Internet per chi cerca una stanza in affitto, questi annunci sono in aumento. Quel termine “compagnia”, nasconde un’esplicita richiesta di sesso in cambio di un affitto. Lo sanno bene gli inserzionisti. A Madrid nelle zone periferiche a una quarantina di minuti di metro dal centro, una stanza in condivisione va dai 250 ai 350 euro spesso con le speseci gas, elettricità e Internet incluse. Più ci si avvicina al entro, ovviamente più aumentano le pigioni: così per una stanza in una zona semi centrale, si paga dai 450 ai 600 euro, spese incluse e speso si ha anche a disposizione nei mesi caldi, una piscina condominiale, soprattutto nei condomini costruiti negli anni Ottanta in poi. Spesso i proprietari chiedono, oltre a una relazione sessuale per coprire le spese d’affitto, anche un centinaio di euro a parte, per le spese condominiali.
Gli affittuari, solitamente, cercano donne, gradevoli ed educate, discrete e e simpatiche. “Sto cercando una donna libera, divertente e onorata” recita un annunci, firmato da un 40enne. C’è anche chi osa chiedere anche ale coppie: una stanza sempre in cambio di sesso, assicurando di essere una persona serie e lavoratrice, che cerca una buona atmosfera in casa.
E in mezzo ad annunci di ragazze che offrono ovuli, uteri in affitto, ci sono anche molti ragazzi che si offrono. Basta leggere questo annuncio: “Maschio, 24 anni, cerco una stanza ad Atocha. Non ho soldi al Moment, ripago affitto svolgendo lavori domestici e tutto quello che mi chiederai”. Un bell’eufemismo che nasconde, senza troppi dubbi, un atto di prostituzione in cambio di un tetto. Ma quanto c’entra, questa volta, la crisi economica?