Spagna, un futuro di paesini abitati solo da pensionati
Il 25 per cento di 1.851 comuni spagnoli ha come residenti un maggior numero di pensionati rispetto alla forza attiva che lavora. Mentre in un terzo di 2129 comuni, il rapporto è di un lavoratore per ogni pensionato. Anche se la maggior parte di questi comuni sono piccoli centri dove sono rimasti soltanto gli anziani e i pensionati, sono dati che fanno parecchio riflettere.
In Spagna la realtà di andare verso un futuro di un Paese invecchiato con il problema dello spopolamento di alcune regioni è una vera minaccia. Le nascite sono assenti e non compensano le morti. E il sistema pensionistico, unico in tutte le diciassette comunità, rischia di implodere a breve.
Attualmente la media è di 2,2 persone che contribuiscono al sistema pensionistico di ogni pensionato. A livello regionale, ci sono solo quattro comunità (Madrid, Isole Canarie, Baleari e Murcia, secondo un recente rapporto della Banca BBVA), dove i contributi al sistema sono ridistribuiti in pensioni. Nei comuni, questa percentuale si avvicina spesso allo zero. In Galizia, il rapporto tra lavoratori per pensionato non raggiunge il rapporto “uno a uno” nel 57% delle località. Nelle Asturie, nel 45%.
La situazione è molto diversa in Andalusia o a Murcia, dove i dati nazionali sono spesso raddoppiati. Qui, tuttavia, le pensioni di anzianità medie sono le meno significative, contrariamente a quanto accade nelle comunità settentrionali, incluso il Paese Basco. È, in larga misura, l’eredità del settore industriale o agricolo in ogni area.
I dati analizzati non si riferiscono ai residenti, ma ai lavoratori registrati nelle società con sede in quei comuni. Né riflettono la forte stagionalità dell’occupazione, poiché si riferiscono a un mese specifico. Ecco perché in posti come Figueruelas (Saragozza) ci sono 8.500 membri e poco più di mille abitanti ufficiali. Una situazione che è spiegata dai dipendenti della fabbrica Opel nella città, registrati in quel comune. Questi trasferimenti di lavoratori in altre città sono ciò che ha portato all’esistenza di città dormitorio in tutto il paese.
Quello che segue è il ritratto della vita quotidiana in uno di questi comuni.
A Moncalvillo de la Sierra (Burgos) devi essere molto consapevole del calendario. Il fornaio e il dottore viaggiano in questa piccola città due volte a settimana. Il municipio apre il martedì e l’unico bar, il sabato e la domenica. Il sindaco va di venerdì, purché non ci siano cattive condizioni atmosferiche. “Abbiamo massa ogni domenica, mentre il prete non ci lascia”, scherza Rutilio de la Fuente, che non vive qui tutto l’anno. Questo ottuagenario ha visto come la sua città, con solo 87 elettori registrati, stava perdendo popolazione mentre i suoi residenti andavano in pensione. Oggigiorno è il comune con il peggior rapporto tra pensionati e lavoratori: 49 contro 5, secondo la Previdenza Sociale. “Quelli di noi qui sono tutti in pensione”, conferma.