La Settimana Santa di Siviglia, in Andalusia il profondo Meridione iberico,  rappresenta una parte importante, mistica,  affascinante e misteriosa dei rituali religiosi della Pasqua cristiano-cattolica. I riti e le processioni della Semana Santa de Sevilla, dovrebbero essere registrati come Patrimonio dell’Umanità per la loro bellezza unica e peculiarità. La Semana Santa di Siviglia uno dei riti religiosi pasquali più famosi e importanti in tutto il mondo. Milioni di turisti le hanno viste nel corso degli anni, giungendo appositamente in Spagna (circa 2 milioni di turisti ogni Pasqua). Le cerimonie con le processioni prendono il via il giorno della Domenica delle Palme e termina con la Pasqua: in questa settimana ci sono sessanta Hermandades – le processioni delle antiche confraternite od organizzazioni risalenti al Medioevo, nate come supporto alla sicurezza contro i briganti  e diventate leghe d’amicizie tra i vari paesini spagnoli attorno a Sevilla, poi inglobati dalla città e diventati suoi quartieri – portano in processioni immagini relative alla Passione di Cristo.  A2-54665067.jpg

Nel 2011 la città di Siviglia con varie centinaia di migliaia di turisti accorsi non hanno visto la celebre Madrugá, la veglia della notte  tra il Giovedì e il Venerdì Santo. In questa notte santa ci sono le processioni più variopinte e amate dai sivigliani e dagli spagnoli. Otto anni fa il maltempo ha impedito questi riti, interrompendo quasi ottant’anni di storia, nel 1933 infatti era stata la situazione politica prossima alla Guerra Civile a sospendere tutte le festività. Già nel nel 1919 e nel 1932 durante la Seconda Repubblica Spagnola,  in una fase di aspri confronti sociali e politici, si verificano alcune interruzioni, in particolare nel 1932 quando solo la “Confraternita di Nostra Signora della Stella” (Hermandad de Nuestra Señora de Estrella) sfilò solitaria in contrasto con l’accordo del “Consiglio Direttivo Generale delle Fratellanze e Confraternite” (Consejo General de Hermandades y Cofradías de Sevilla). L’incidente più grave fu compiuto da un militante anarchico che sparò vari colpi di pistola al passaggio della Vergine. Per comprendere tutte le ritualità di questo eventi importantissimo che diventa un vero business con note e case in affitto introvabili già da marzo, ci sono alcuni termini da spiegare.

I pasos, in italiano vare sono gli elementi peculiari delle processioni, costituiti da statue o gruppi di immagini che raffigurano la Passione. Così chiamati perché trasportati al lento incedere dei passi dei portatori posti all’interno della struttura. Comunemente le corporazioni trasportano un primo simulacro raffigurante il Cristo, che può essere un “Nazareno”, generalmente un “Gesù con la Croce“” o un “Gesù crocifisso” o un “mistero” che rappresenta un episodio della Passione di Cristo, e un secondo simulacro della Madonna Addolorata  con baldacchino. Raramente la Vergine è accompagnata da un’altra figura, come l’immagine della Vergine della Hermandad de la Amargura accompagnata da San Giovanni Evangelista. Alcune fratellanze partecipano con tre ordini o sezioni di simulacri, altre con la sola Santa Marta o il Sudario. La misura corrente della vara varia tra i 2,20 e 2,40 metri di larghezza e i 3,50 – 5,5 metri di lunghezza. Il “paso” è strutturalmente costituito da una barella  ricoperta da balze di velluto. Sulla barella con cavalletti è costruito un piedistallo in legno massiccio, recante un basso vano chiamato catino scolpito in stile barocco, raramente alcuni in stile gotico, rinascimentale o romantico. Il catino ospita gli addobbi floreali, l’illuminazione costituita da lampadari o fiaccole o lanterne, al centro, fra scene coreografiche, sono poste le immagini sacre. Su una mensola anteriore è posizionato il caller ovvero uno strumento chiamante a forma di martello dotato di battente in metallo con il quale si effettua la “chiamata” dei portatori. È spesso decorato con motivi religiosi legati alla confraternita. Tutti i pasos delle Madonne Addolorate nelle varie accezioni presentano monumentali baldacchini. La struttura ricopre l’intero impianto ed è sostenuta generalmente da dodici aste ripartite su ciascun fianco. Le esili colonnine sono riccamente ricoperte in lamina d’argento sbalzata, esse sostengono la copertura costituita da drappi e cortine in tessuto, spesso abbinati al manto della Vergine. Panneggi decorati con preziosi ricami, trafori, passamanerie, nappe, pendagli, motivi trapunti, arabeschi e trame realizzati in materiali preziosi che includono figure di santi, corone, stemmi o emblemi di confraternite.

In origine il percorso ufficiale delle processioni fino alla Cattedrale di Siviglia prevedeva solo l’itinerario dei luoghi di culto del rione d’appartenenza. Dal 1604 le regole dispongono la sosta di penitenza presso la cattedrale, salvo quelle del quartiere Triana ubicato oltre il corso del fiume Guadalquivir. Nel 1830 anche le fratellanze del rione Triana affrontarono l’attraversamento del ponte di barche inserendo la Cattedrale nel proprio circuito cittadino. Si chiama “Percorso Ufficiale” Recorrido y Carrera Oficial l’itinerario comune che seguono tutte le organizzazioni (nel loro percorso verso la cattedrale. È stabilito ufficialmente dal “Consiglio delle Confraternite di Siviglia”, prevede l’attraversamento della Puerta de San Miguel, “Plaza de la Campana”, prosegue lungo la principale strada commerciale denominata Sierpes, Plaza de San Francisco, Avendia de la Costitución, include la sosta alla cattedrale e il transito per la Plaza Virgen de los Reyes, la piazza della Madonna e dei re Magi. L’ordine di transito per il percorso ufficiale è regolato dall’anzianità delle confraternite, criterio invertito durante le processioni mattutine. Spesso motivi organizzativi, l’entrata in vigore dell’ora solare impongono la modifica dell’ordine delle sfilate.