Bruxelles chiede alla Spagna misure più drastiche contro l’inquinamento ambientale
La Commissione europea ha mostrato preoccupazione per la situazione ambientale in Spagna e la mancanza di una lotta più severa contro l’inquinamento.
Lo ha scritto in una lettera che il Commissario europeo per l’ambiente, Karmenu Vella ha inviato al governo di Madrid. Il commissario avverte che tutte le amministrazioni (nazionali, regionali e locali) “devono mobilitarsi e contribuire” con “misure” per migliorare la qualità dell’aria, che rappresenta una “situazione grave”. Ed evidenzia che le valutazioni della sua squadra sottolineano che i piani esistenti in Spagna non sono sufficienti per rispettare i limiti legali. Sebbene non menzioni esplicitamente Madrid, allude alla non conformità in Spagna dei livelli legali di biossido di azoto (NO2). Tali violazioni, che sono state registrate dall’inizio di questo decennio, sono concentrate in due zone precise della Spagna: Madrid e l’area metropolitana di Barcellona.
La minaccia di una condanna (che potrebbe finire in multa) per queste violazioni pende sulla Spagna. Ma Bruxelles ha deciso di parcheggiare momentaneamente la questione (che risale al 2018), prima di avere ascoltato le autorità nazionali e locali in Spagna e verificato che entrambe le città avessero implementato piani anti-inquinamento. Nel caso della capitale della Spagna, queste misure includevano il centro di Madrid, che vieta l’ingresso in città ai veicoli più inquinanti. Ma il Comune di Madrid, dopo la gestione con il Partito Popolare, Ciutadanos e Vox, ha deciso di applicare una moratoria sulle multe per includere il centro di Madrid, che in pratica significava invertire tale piano. La moratoria è stata sospesa da un tribunale di Madrid come misura precauzionale in seguito agli appelli presentati da Ecologisti in Azione e Greenpeace.
La lettera del commissario è datata questo martedì e si riferisce alla “situazione grave” della qualità dell’aria in Spagna. Nella sua lettera, il commissario osserva che “sembra che le misure annunciate e prese finora non siano sufficienti” per porre fine alle violazioni della direttiva sulla qualità dell’aria. Pertanto, chiede più azioni da tutti i livelli dell’Amministrazione.
Il Ministero per la transizione ecologica, cui è indirizzata la lettera, ha mostrato la sua preoccupazione per questo scritto e lo ha inviato “alle autorità di Madrid e Barcellona”, come riportato da questo dipartimento. Il ministero ha inoltre insistito sulla necessità di adottare ulteriori misure per tutelare la salute pubblica e impedire “al paese di far fronte a un’eventuale sanzione da parte della Corte di giustizia dell’Unione europea”.
Il ministro Teresa Ribera ha anche insistito sul fatto che “devono essere adottate misure complementari” e ha invitato Madrid e Barcellona a “lavorare insieme su misure che integrino quelle già esistenti”.