Pederoclastia, la mostra che fa infuriare Vox. E la Chiesa di Spagna
Succede che a Toledo l’artista spagnolo Fernando Barredo ha creato una sua istallazione che non è molto piaciuta ala Chiesa di Spagna e ai molto fedeli. L’istallazione è in mostra in una Chiesa sconsacrata e si chiama Obispóptero e rappresenta un vescovo con sei braccia circondato da bambini che sono “oggetto della sua lussuria e della sua malvagità”.
Già dal titolo piuttosto esplicito e offensivo “Pederoclastia”, si capisce che Barredo ha voluto trovare una bomba a mano sul tema scomodo dei preti pedofili. Ovviamente l’opera ha scatenato le ire, oltre che della Chiesa di Spagna, anche del partito politico di destra Vox. La composizione di Fernando Barredo esposta presso il locale Circolo di Arte è una composizione tridimensionale, di natura teatrale, che affronta il tema degli abusi sessuali commessi da alcuni chierici. La composizione, installata nella navata della vecchia chiesa di San Vicente, ora sconsacrata. L’artista, attraverso una dichiarazione alla stampa, ha detto che la sua mostra, visitabile fino al 15 settembre (salvo chiusura anticipata) vuole denunciare la “pedofilia delle migliaia di sacerdoti che hanno violato i bambini nella più assoluta impunità”.
Barredo ha sottolineato che questa installazione non attacca tutti i sacerdoti di Spagna ma solo “coloro che hanno abusato sessualmente di bambini o violentemente li hanno violati mentre alti prelati li hanno coperti, limitandosi a cambiarli dalle parrocchie, favorendo l’opportunità, sempre sfruttata, di continuare a stuprare i bambini in altre aree”.
La mostra ha provocato un’ondata così forte di indignazione tra i fedeli cattolici che lo stesso Arcivescovo di Toledo, monsignor Braulio Rodríguez Plaza, non ha avuto timore a condannare “Pederoclastia” come una mostra che attacca la Chiesa cattolica, violando l’onore di tutti i sacerdoti della Chiesa attraverso un’opera che è basata su “espressioni di odio alla fede”. I cattolici di Spagna “possono sopportare insulti e calunnie e non reagire istericamente, ma abbiamo il diritto di difendere la verità e chiedere il rispetto, in una città pluralista che cerchiamo di servire fedelmente e fino a quando saremo membri su un piano di parità con tutti”, ha argomentato il Prelato, secondo il quale molte delle nuove “culture”, che sorgono nella società di oggi, “vogliono affermare che la Chiesa cattolica è un nemico del mondo e della vita”.
Alle riflessioni dell’arcivescovo, il partito Vox ha aggiunto l’indignazione dovuto al fatto che per l’esposizione si è ricorso al sostegno finanziario delle istituzioni pubbliche di Toledo, che hanno introdotto questa “presunta offerta culturale” nella loro programmazione estiva. Come riporta il quotidiano Abc, Vox ha espresso il suo “assoluto rifiuto” dell’esposizione denominata “Pederoclastia”, considerando che è “un affronto alle credenze di migliaia di Toledani” e alle Istituzioni ecclesiastiche che “ogni giorno aiutano spiritualmente e materialmente milioni di persone in tutto il mondo”.
Il partito di destra ha chiesto al governo della città di valutare bene la questione. Secondo Vox, questa forma d’arte, “nata dall’odio più recalcitrante”, incorre nel grave errore di dimenticare che certi eventi specifici accaduti nella chiesa, “riprovevoli, sono anche, dal punto di vista numerico, infinitamente meno di quanto propagandato sui media”. Vox ha chiesto al governo municipale di Toledo di pronunciarsi su “questo attacco molto serio alla religione cattolica e alle persone che ne fanno parte”. Molti fedeli, dall’intera Spagna, hanno chiesto sui social la chiusura anticipata della mostra.