Arrivano le prime tensioni nel Governo del socialista Pedro Sánchez. A generare il primo dibattito è stato il ministro degli Interni Fernando Grande-Marlaska che si è espresso sulla politica verso gli immigrati della Spagna.

Il ministro degli Interni Fernando Grande-Marlaksa si è espresso per l’indurimento delle pratiche di asilo ai migranti.

Dinnanzi a un aumento sostanziale degli sbarchi alle Canarie negli ultimi sei mesi, Grande-Marlaska ha espresso la volontà di rendere più difficile chiedere asilo in Spagna da parte dei migranti e aumentare le operazioni di rimpatrio per gli irregolari. Il capo del dicastero degli Interni si è anche complimentato con la corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo che ha dato ragione alla Spagna per un rimpatrio “a caldo” di due migrantisubsahariani fermati sul territorio di Ceuta dopo avere scavalcato la recinzione che separava l’enclave iberica dal Marocco.

Il vice premier Pablo Iglesias, leader di Podemos, contro la politica ristrettiva sui migranti proposta dal ministro degli Interni.

Immediata è giunta la risposta del vice premier Pablo Igleasias, leader Unidas Podemos, che ha attaccato duramente Grande-Marlaska: “Puntare sull’indurimento della legge contro persone che vengono a lavorare nel nostro Paese fuggendo da fame e guerra è contrario a quanto figura nell’accordo di Governo tra Psoe e noi. Speriamo che il ministro venga presto in Parlamento a chiarirsi”.

Migranti giunti alle Isole Canarie partendo dalla fascia subsahariana dell’Africa attraverso la zona orientale dell’oceano Atlantico: negli ultimi mesi il flusso è molto aumentato e si parla giù di pre emergenza.

Proprio in questi giorni l’esecutivo della coalizione tra socialisti e Podemos ha annunciato la rimozione del filo spinato dalle recinzioni delle due enclave, Ceuta e Melilla al confine fra Spagna e Marocco. Una misura che, però, non vuole diminuire le difese, ma bensì sostituire il filo spinato con un innalzamento delle recinzioni in modo da scoraggiare e bloccare l’ingresso dei migranti subsahariani. La Spagna ha ceduto davanti alle denunce di diverse associazioni umanitarie e Ong che chiedevano l’eliminazione delle parti affilate che avevano ferito gravemente molti migranti mentre tentavano di entrare nell’enclave.