In Spagna la convivenza forzata in casa di alcune famiglie problematiche e no, sta producendo un aumento sensibile delle violenze di genere. E ancora una volta a soccombere sono le donne, madri, mogli e compagne. Lo testimonia l’impennata del +30% di chiamate al numero di assistenza gratuita  016.

Il confinamento, oltre a produrre liti che sfociano in separazioni e chiamate ai propri avvocati, è la causa della violenza domestica, di cui la Spagna per anni è stata nelle prime posizioni in Europa per numero di vittime. I dati del ministero dell’Uguaglianza avvisano che dal 14 marzo al 15 aprile 2020, sono state quasi ottomila le chiamate al numero di assistenza e aiuto, esattamente 7.895. Un 30% in più. E chi non ha trovato il coraggio di parlare con una voce amica, ha consultato il sito alla ricerca d’informazioni utili per sapere come comportarsi per denunciare e allontanare il proprio orco. Se nel 2019, tra marzo e aprile soltanto  46 donne avevano navigato nel sito d’aiuto contro le violenze, oggi sono 250.

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Il ministero dell’Uguaglianza mette a disposizione delle donne maltrattate e oggetto di violenza, case sicure e stanze di hotel in modo che chiudano con la convivenza forzata con i loro aggressori. Questo per prevenire nuove violenze e, purtroppo, anche casi di femminicidio.

In Italia esiste una valida rete di centri antiviolenza ed è operativo 24 ore su 24 il numero verde di assistenza gratuito 1552.