Non gli era mai stato conferito un incarico di corrispondente dall’Italia. Aveva scritto da Londra, Lisbona e Parigi tra gli anni Sessanta e Novanta, viaggiando per tutto il mondo per creare la sua letteratura di viaggio. Javier Reverte è morto a 76 anni a Madrid pochi giorni fa. Era conosciuto in tutto il mondo per i suoi libri di viaggi, scritti durante trent’anni di carriera come corrispondente da molti Paesi.
Si era imposto negli anni Settanta e Ottanta con libri come la Trilogía de Centroamérica (1986-89-92) e la Trilogía de África (1998-2000-02). Sono suoi anche numerosi altri libri sempre di viaggio, dal Canada all’Alaska, dal Cile all’Irlanda. Reverte è stato anche autore di alcuni romanzi come Venga a nosotros tu reino (2008) e Lord Paco (2009).
Reverte aveva un rapporto particolare con l’Italia, si era preso diversi anni sabbatici per vivere a Roma e viaggiare per tutto lo Stivale. Oltre a guide di viaggio e libri di viaggio, aveva scritto alcuni romanzi ambientati in Italia: “Un otoño romano “, “Suite italiana‘, pubblicato nel 2020 e diversi diari di viaggio a Roma, Venezia, Trieste e in Sicilia. E quando gli chiedevano quale fosse il suo Paese europeo preferito, esclamava “l’Italia!