Dopo le legislative, ora la Spagna ci vede già come la Repubblica di Salò
Provate a leggere le corrispondenze da Roma di Daniel Verdù, uno che apprezza le leccornie romane e italiane, ma che non manda giù come l’Italia sia caduta in basso in mano a una camerata di fascisti. Sembra che sia imminente una marcia su Roma, un’alleanza con i peggiori movimenti neo-nazi tedeschi e ungheresi, la costruzioni di muri e lo schieramento della Marina Militare Italiana per sparare contro le navi delle Ong che ripescano i clandestini nel Mediterraneo.
Pur non piacendomi la Meloni, dico che nel suo programma e nelle sue intenzioni non ho letto nulla di questo. Non ho sentito che le donne devono occuparsi della famiglia e della cura e del benessere del marito, che le pari opportunità sono una castroneria e ai massimi livelli direzionali gli uomini sono necessari. Perché è questo che afferma e vuole Santiago Abascal di Vox, un politico molto carismatico e che non ammette le mezze misure.
Lasciamo stare i clandestini che anche Pedro Sánchez ha tentato in tutti i modi di fermare, riprendendo le politiche poco socialiste di José Luis Zapatero, per poi nascondersi dietro alla finta accoglienza della sindaca di Barcellona che bacchettava l’Italia de ministro degli Interni Maroni che si opponeva all’ennesima nave di una Ong spagnola che, invece di distribuire i clandestini nel loro Paese, continuava a scaricarli nei porti italiani, fregandosene delle nostre leggi sui flussi migratori.
Ecco come la stampa dei socialisti spagnoli vede gli italiani. Come i fascisti del 1940, mentre i veri estremisti li ha in casa. Lo steso timore per la sbandata a destra, anzi nell’ultra destra, lo hanno espresso le televisioni, tra cui la TVE la Rai spagnola, che ha messo in guardia Bruxelles che ora ci controlla come se fossimo l’Ungheria di Orban.
I toni dell’esecutivo di Madrid, all’indomani del risultato delle urne, sono molto critici, come quelli adottati da José Manuel Albarès, ministro degli Esteri e consigliere chiave del premier Sánchez. Albar: “I populismi finiscono sempre in un disastro. La loro risposta è sempre la stessa: chiudiamoci in noi stessi e torniamo al passato”.
Vox, invece, ha festeggiato. Sperano di emulare i Fratelli d’Italia. “Stanotte milioni di europei ripongono le loro speranze sull’Italia. Giorgia Meloni ha indicato la strada per un’Europa orgogliosa, libera e di nazioni sovrane”, ha cinguettato il leader Santiago Abascal. Ma i FdL c’entrano ben poco con Vox.