L’ex re di Spagna, Juan Carlos I, nato a Roma nel 1934, ha pagato la seconda tranche di quattro milioni di euro per saldare la multa al Fisco spagnolo. A oggi l’ex sovrano, che ha perso lo scudo dell’inviolabilità che lo proteggeva il giorno dell’abdicazione nel 2014 come capo di Stato ed è processabile come qualsiasi comune cittadino, ha dato all’erario di Madrid quasi nove milioni per regolarizzare il buco delle mancate dichiarazioni dei redditi per diversi anni.

Foto per gentile concessione di elnacional.cat

A dicembre aveva versato nelle casse del Fisco quasi 700 mila euro, corrispondenti a un debito erariale dal 2016 al 2018.
Con questo pagamento, Juan Carlos I ha riconosciuto la frode ma, pagando subito, ha bloccato l’apertura dell’indagini per reato fiscale.
I legali dell’ex re hanno spiegato che il loro cliente aveva ricevuto della Fondazione Zagatka come riconoscimento del suo strenuo contributo alla democrazia, una decina di milioni di euro. Dietro alla fondazione, però, El Pais aveva scoperto che c’era Álvaro de Orleans, costruttore di jet da trasporto e lontano parente dell’ex sovrano. Questi soldi, intesi dal re come un regalo, erano stati nascosti al Fisco spagnolo. C’è di fatto che re Juan Carlos non ha mai pagato per i generosi passaggi su jet privato che ha avuto negli ultimi quarant’anni.

E intanto il premier socialista si congratula a distanza con l’ex re che sta sistemando i suoi affari col fisco (resta ancora aperta la questione degli 80 milioni di euro che la Famiglia Reale degli Emirati Arabi gli ha donato e perla quale i giudici di Ginevra e di Madrid vorrebbero ascoltarlo).

Per gentile concessione de El País

Oggi, per la prima volta nel 2021, Sánchez è apparso davanti alla stampa e ha ha approfittato della sua partecipazione telematica al Consiglio Europeo per affrontare questioni di attualità, in particolare l’interruzione della trattativa tra Governo e PP per rinnovare la Magistratura, un dialogo molto frustrante nelle ultime ore, e ha parlato anche della seconda regolarizzazione di quattro milioni di Don Juan Carlos. Sánchez ha lanciare un’ancora di salvezza a Felipe VI, separandolo dal padre. L’attuale Governo non vuole che la Corona venga contagiata dagli errori del re emerito, pur sottolineando lo sdegno per il “comportamento incivile” manifestato da Juan Carlos per i suoi affari personali Sánchez ha poi accomunato il suo sentimento verso l’ex sovrano a quello degli spagnoli.