In Italia si sta discutendo in Parlamento della famigerata tassa di successione. Il Partito Democratico, guidato da poche settimane da Enrico Letta, ha proposto di aumentare le aliquote per i più ricchiI del Paese che sono l’1% della popolazione, un dato probabilmente lontano dalla verità, considerato lato tasso di evasione fiscale.
Il denaro proveniente da questa tassa andrà a finanziare un aiuto concreto per avviare i diciottenni al lavoro a continuare gli studi. In Europa l’Italia si differenzia per avere una tassa di successione con aliquota molto bassa, rispetto ad esempio alla Francia, Germania e Regno Unito, ed anche rispetto alla Spagna, dove l’aliquota è maggiore.

L’aliquota spagnola per calcolare tale gabella è più alta rispetto all’Italia, ma non è eguale per tutto il Paese. Varia, infatti, in base alle diciassette comunità. A livello nazionale non può scendere sotto il 7%. Ci sono però regioni che sfruttano l’autonomia regionale per avere una fiscalità molto particolare. Una su tutte è la Comunità Autonoma di Madrid, guidata da 26 anni dalla destra (Partido Popular). La tassa della successione, che le regioni non possono abolire, viene bonificata del 99%.

Secondo l’OCSE,(L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) la Comunità di Madrid è “un paradiso fiscale interno” dentro la Spagna per le sue politiche fiscali che agevolano molto imprese e cittadini. La strategia della regione madrilena, grazia al centro-destra è stata quella di applicare uno sconto del 99%, che di fatto annulla l’imposta.

Inoltre, l’OCSE sottolinea che la Comunità di Madrid applica una tassa dello 0% sull’imposta dei Patrimoni. Per questa bonificazione negli ultimi vent’anni “il numero di ricchi residenti nella regione è aumentato del 10% rispetto ad altre regioni spagnole”.