Le Canarie, non solo paradiso per i pensionati italiani
Attualmente nell’arcipelago delle principali sette isole maggiori delle Canarie vivono poco meno di 50 mila italiani (la maggior parte pensionati) su una popolazione che supera di poco i 2 milioni. Il tasso è di 22,9 italiani ogni 1.000 abitanti, il dato più alto di tutta la Spagna e che supera di gran lunga la media nazionale (5,77).
I motivi che attraggono gli italiani in questo arcipelago, oltre a quelli climatici, sono soprattutto economici: come tutte le isole spagnole, anche le Canarie godono di un trattamento fiscale agevolato con tasse più basse o assenti su molti generi alimentari e i prezzi dei carburanti contenuti, anche con l’attuale crisi e speculazione energetica.
I pensionati italiani riscuotono la pensione mensile esentasse, quindi piena, basta che risiedano almeno sei mesi e, la maggior parte, è residente tutto l’anno.
Come detto nell’ultima decade, un terzo di chi è andato a vivere in Spagna si è insediato alle Canarie. Dieci Comuni con più di 1000 abitanti hanno la più alta percentuale di italiani residenti. A La Oliva i nostri connazionali rappresentano il 16,83% della popolazione. Ad Adele è il 10,99%, ad Antigua il 9,77% e ad Arona l’8,64%.
Il flusso di migranti dall’Italia alle Isole Canarie è così importante da avere detronizzato le presenze di inglesi e tedeschi. L’Italia con i suoi 49.879 italiani residenti ha raddoppiato quelli con passaporto del Regno Unito (29.582) e della Germania (25.286).
Gli italiani, tra i vantaggi di vivere alle Canarie, ci infilano anche l’assenza delle fastidiose zanzare, la bolletta del riscaldamento praticamente a zero e la bellezza delle spiagge. Ma la spiegazione più logica la offre il professore di geografia all’Università di La Laguna (ULL), Vicente Zapata. Qualche anno fa, insieme a un collega, ha pubblicato l’articolo New Immigration Trends a Tenerife, dove ha scomposto tutti i punti che spiegano perché un grandissimo sciame di italiani si è insediato nelle Isole. “In esse convergono molteplici motivazioni, non è un’unica causa. Ci sono persone che vengono per un lavoro o una questione di affari, in molti casi. Quelli che vengono qui per fare affari. O quelli che danno priorità alla questione residenziale, persone di una certa età che sono già nell’ultima fase della loro vita”. Alle Canarie il 12,4% degli italiani ha più di 65 anni. Nello Stato nel suo insieme il valore scende all’8,69%.
“Ecco dove iniziano a funzionare le catene migratorie. Le persone che si sono stabilite in precedenza iniziano a spargere la voce. Ti dicono che è un posto interessante sia per vivere che per intraprendere e lavorare. E quella facilità di avere altri connazionali facilita la prima istanza”, aggiunge Zapata. “Anche una parte molto importante si è stabilita nel sud di Tenerife. Molte sono le opportunità legate all’attività turistica”.
In particolare il promettente settore delle “case vacanza”. Nelle Isole il 17,8% degli appartamenti acquistati da stranieri nel 2021 sono stati acquistati da italiani.
Secondo l’articolo di Zapata e Daniel Buraschi, analista del Social Action and Research Network (RAIS) e professore all’Università di Castilla-La Mancha, le ragioni principali per cui i nativi del paese transalpino risiedevano a Tenerife, la più popolosa isola delle Canarie, sono il clima (il 64,5% lo ritiene), il costo della vita (56,5%) e la tolleranza e l’apertura della società canaria (46%). All’ultimo posto ci sono le amicizie che hanno nelle Isole (8,9%), la somiglianza culturale (10,5%) e la ricerca di lavoro (11,3%). «Qui vivi con mille euro», ricorda Bucceri. “In Italia con quello non puoi nemmeno mangiare la pizza.”
“Questi motivi dimostrano che l’immigrazione italiana a Tenerife non è giustificata solo da ragioni legate al clima, né solo da ragioni economiche, ma piuttosto pesa un fattore di attrazione legato alla tolleranza e all’apertura della società canaria”, conclude il studio, che raccoglie i dati di un’indagine svolta nel 2019 dall’Osservatorio sull’immigrazione di Tenerife (Obiten).
Il console italiano alle Canarie, Carlos de Blasio, approfondisce questa idea. “Qui c’è una forte pressione migratoria. Un pensionato arriva e risparmia, perché il riscaldamento in Italia può salire alle stelle (soprattutto ora con la crisi dovuta alla guerra in Ucraina). Ma ci sono anche giovani in cerca di lavoro, laureati, nomadi digitali… L’italiano viene e dove uno spagnolo non vede affari, lui li realizza con profitto”.
Ogni mese un pensionato italiano alle Canarie può risparmiare tra i 200 e 400 euro.
La riduzione garantita dalla Zona Speciale delle Isole Canarie (ZEC), dove la Corporate Tax è del 4% mentre in Italia sfiora il 25%, o gli strumenti forniti dalla Canary Islands Investment Reserve (RIC), compresa la riduzione fino al 90 % della base imponibile degli utili non distribuiti (BND) anche nell’imposta sulle società, sono altri esempi.
Le Isole Canarie, dunque, sono il nuovo paradiso per gli italiani, non solo per i pensionati. del Bel Paese.