Il paradiso d’oro dei venezuelani ricchi (e corrotti)

Hanno accumulato così tanti soldi da fare quasi schifo. Negli anni del Chavismo più imperante, del bidone di petrolio oltre i cento  dollari, attori di un sistema governativa altamente corrotto e connivente con una rete di alti funzionari pronti a tutto pur di mangiarsi il denaro della cosa pubblica. Sono meno del 6 per cento della popolazione, ma hanno il 90% della ricchezza nazionale totale. In Venezuela, la terra delle contraddizioni. Hanno fatto la cresta col commercio del petrolio, con le opere pubbliche, nazionalizzando aziende straniere per poi smembrarle e rapinarle dei beni, invocando la sacrosanta Revolucion Bolivariana che, in […]

  

Le cifre folli dell’inflazione venezuelana

A Caracas una scatoletta di tonno da 140 grammi costa 1,1 milioni di bolivar; un chilo di pollo con ossa e pelle 1,37 milioni; un chilo di formaggio a fette 2,8 milioni; un chilo di patate 679.995; due rotoli di carta igienica 688.000 e dodici uova valgono 526.000. E ora considerate che un stipendio minimo in Venezuela è di un milione di bolivar. Nel 2018 l’inflazione in Venezuela ha raggiunto 2 milioni e 900 mila punti. A febbraio 2019 era del 530 per cento. Comprenderete da queste cifre folli che il bolivar vale come la cartastraccia ed è la valuta […]

  

Valdeluz, la città fantasma figlia della speculazione edilizia spagnola

Dalla stazione di Atocha Madrid per raggiungere la città fantasma, monumento storico del tracollo dell’edilizia iberica, ci sono 60 chilometri e tre opzioni: sbagliare strada in auto per tutto il giorno, GoogleMap va in tilt; viaggiare su un nuovissimo razzo dell’Ave (Alta Velocidad Española), correndo a 350 km in 15 minuti e 31 secondi (36 euro a tratta) o impiegare due ore, su un treno locale che macina tutte le fermate e concilia il sonno (13 euro andata e ritorno). Non per ragioni d’orologio o di ideologia, conviene il super treno per raggiungere Yebes, comune attiguo di Valdeluz, 1,34 chilometri […]

  

Dopo quindici anni, la ferita di Atocha è ancora aperta

Quindici anni fa l’esplosione di Atocha e della storia hanno segnato la mia vita di corrispondente. Ero ritornato in Spagna da una sola settimana, dopo una pausa a Milano di un paio di mesi e mi ritrovai nell’inferno del terrorismo islamista. Quella mattina ero a Barcellona, 600 km più a nord-est, io con il collega fotografo ci buttammo in strada, con la radio accesa e un Paese immobile e sconvolto che non credeva che avessero colpito con tanta crudeltà il suo cuore pulsante, Madrid, la Capital. Treni fermi, aerei a terra, scuole chiuse e tanta paura e impotenza. Arrivare a […]

  

Caracas è una città in ginocchio

Ho lasciato le comodità di Madrid, per raggiungere l’inferno di Caracas, città in ginocchio ostaggio della mancanza di corrente elettrica. Sono entrato in Venezuela dalla Colombia,  seguendo le ong e le onlus spagnole, come giornalista e aiuto infermiere. Da oggi scriverò dalla zona nord della capitale venezuelana, spaccata in due da una vera e propria guerra civile, coi negozi degli alimentari svuotati, il traffico dimezzato, la rabbia che serpeggia, lappatura che morde ovunque, in attesa di una resa. E della corrente che non torna. L’alba è accolta come fossimo ominidi primordiali che si inchinano alla luce del dio sole. Al terzo giorno di seguito […]

  

Il ruolo di Madrid nella crisi del Venezuela

Anche se con un Governo da rifare e le due Camere del Congreso che procedono a regime lento, la Spagna ha avuto e sta avendo un ruolo attivo nella crisi del Venezuela. Se l’Italia, benché i suoi sei milioni di italovenezuelani, ha preferito defilarsi, con poche e confuse dichiarazioni, Madrid ha dettato la linea dell’Unione europea. La voce spagnola si è sentita nelle stanze della diplomazia. L’ormai ex premier Sánchez a Bruxelles assieme al ministro degli Esteri Josep Borrell ha chiesto da subito il riconoscimento di Juan Guaidó. La diplomazia iberica, benché non tuti i Paesi della Ue fossero d’accordo, […]

  

Podemos, Steven Forti: “Maggiore trasversalità e slegarsi da Izquierda Unida”

Nella settimana che Unidos Podemos, il partito politico nato dalle ceneri degli Indignados, festeggiava le sue cinque candeline, Íñigo Errejón, il numero due del fondatore Pablo Iglesias, ha mandato all’aria i piani per le prossime legislative, amministrative comunali regionali ed europee. Nascondendo la sua volontà a UP, Errejón ha negoziato con Manuela Carmena (UP), sindaca di Madrid, un ticket con lei per entrare nella sua formazione. In pratica Carmena al Comune per altri quattro anni e lui governatore della Comunitad de Madrid.  Ma per non essere sepolto dalle critiche e dallo sdegno, Errejón ha promesso che lavorerà affinché tutto Podemos […]

  

La Spagna pretende i suoi dobloni d’oro sparsi per i mari

Sarà sicuramente la più grande mappa del tesoro del mondo. La Spagna ha ricostruito una mappa per localizzare la posizione delle sue navi affondate dal 1492 al 1898, allegandola a un elenco di beni preziosi che i suoi galeoni portavano, pari a 5 miliardi di euro. E si calcola che sono oltre seicento i galeoni con i colori della Corona di Spagna affondati tra Gibilterra e le zone meridionali e settentrionali dell’Oceano Atlantico. Migliaia di dobloni d’oro, di preziosi (perle grosse come chicchi d’uva, smeraldi e rubini) e quanto altro possa essersi conservato dalla furia dell’acqua.  Così tramite i ministero […]

  

Cantiamogliela al Venezuela di Maduro

Il britannico Richard Branson, fondatore della Virgin e organizzatore del Venezuela Live Aid, è giunto a Cucuta, la città colombiana al confine con il Venezuela, per controllare gli ultimi dettagli dell’evento musicale, dove tra poco si esibiranno una trentina di artisti latino-americani con l’obiettivo di raccogliere fondi per gli aiuti umanitari da destinare alla popolazione venezuelana. «Grazie per essere venuti oggi, è incredibile vedere così tante persone qui. Abbiamo bisogno di aiutare coloro che non hanno le medicine e per fortuna questo concerto può iniziare a dare un contributo per fermare la sofferenza”, ha detto Branson, che attraverso la manifestazione […]

  

Spagna, la volatilità del voto

Con le elezioni anticipate del 28 aprile, terminerà il breve esecutivo del socialista Sánchez. Sarà il primo Governo nato da una mozione di censura. Sono passati quasi quattro anni, da quando la Spagna nel 2015 salutò quasi quattro o decenni di alternanza tra PP e Psoe. Dopo le iniziale difficoltà, i partiti populisti nati dal basso, organizzati nel ventre del Web, sono riusciti a tradursi da movimenti di Indignati a forze politiche, battezzate prime alle Europee e poi alle legislative nazionali, erodendo voti ai due anziani schieramenti, ai Socialisti e ai Popolari. E in questo clima di volatilità elettorale si […]

  

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