Sub specie aeternitatis

È tutta questione di… consapevolezza. Spinoza ipotizza che l’uomo, attraverso l’intelletto, possa guardare la realtà “sub specie aeternitatis“, così come la vede Dio, in maniera totalizzante e assoluta. La ragione, dal canto suo, stabilisce soltanto corrette connessioni causali, procedendo discorsivamente, ma non giunge mai alla comprensione unitaria del reale. L’intelletto invece – operante intuitivamente – rivela che tutte quelle cause colte dalla ragione sono effetti di una causa infinita, da cui tutto deriva: Dio. La superiorità dell’intelletto sulla ragione risiede, secondo Spinoza, nella capacità del primo di cogliere la realtà nella sua interezza attraverso un colpo d’occhio intuitivo (dal latino […]

  

Animali razionali?

È tutta questione di… ipotesi. È celebre la definizione che il filosofo greco Aristotele fornisce dell’uomo: animale razionale. Egli concepisce la ragione come la capacità di svolgere correttamente deduzioni di tipo sillogistico, sulla base di alcune premesse. Essa si distingue dall’intelletto, che coglie intuitivamente i fondamenti primi delle scienze, senza avvalersi di passaggi discorsivi. In seguito, sia i filosofi neoplatonici sia Sant’Agostino subordinano la ragione all’intelletto, proprio perché la prima è una conoscenza discorsiva, dunque inferiore alla conoscenza puramente intuitiva del secondo. Per Thomas Aquinas, Dio conosce solo intuitivamente, senza conquistare le verità una alla volta. Dio non utilizza i […]

  

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