Le azioni morali

È tutta questione di… ritorno alle origini. Nell’evoluzione della nostra specie, oltre 200.000 anni fa inizia l’era degli esseri umani “moderni”. Si passa dalla collaborazione in piccola scala, sempre per la ricerca di cibo, alla competizione tra gruppi umani più ampi. Le lotte fra individui di gruppi diversi, proprio per proteggersi da invasori esterni, inducono le popolazioni di collaboratori (strutturate in modo approssimativo) a trasformarsi in gruppi sociali interconnessi più strettamente. Ogni gruppo sviluppa così una divisione interna del lavoro, da cui nasce e sviluppa un’identità collettiva di gruppo, necessaria al mantenimento del sentimento di appartenenza. Con il trascorrere dei […]

  

Persone e istituzioni

È tutta questione di… differenze naturali e necessarie. Il breve testo che leggerete è una riflessione personale sugli ultimi accadimenti politici italiani. Trascorrere una vita intera con una persona, sia pure scelta per amore, significa decidere volontariamente e quotidianamente, di passare dall’aspetto immaginifico dell’innamoramento alla volontà concreta di un’esistenza in comune. È un passaggio davvero importante che viene compiuto coscientemente, senza lasciare poco o nulla al caso. Se per innamorarsi spesso interviene qualcosa di imponderabile e irrazionale, per mantenersi innamorati, secondo modalità diverse da quelle con le quali ci si è affascinati inizialmente, sono necessari soprattutto la ragione e l’intelletto. […]

  

Animali razionali?

È tutta questione di… ipotesi. È celebre la definizione che il filosofo greco Aristotele fornisce dell’uomo: animale razionale. Egli concepisce la ragione come la capacità di svolgere correttamente deduzioni di tipo sillogistico, sulla base di alcune premesse. Essa si distingue dall’intelletto, che coglie intuitivamente i fondamenti primi delle scienze, senza avvalersi di passaggi discorsivi. In seguito, sia i filosofi neoplatonici sia Sant’Agostino subordinano la ragione all’intelletto, proprio perché la prima è una conoscenza discorsiva, dunque inferiore alla conoscenza puramente intuitiva del secondo. Per Thomas Aquinas, Dio conosce solo intuitivamente, senza conquistare le verità una alla volta. Dio non utilizza i […]

  

Ci sarà un motivo?

È tutta questione di… mistero. Potrebbe essere utile, per l’evoluzione della nostra specie, essere ragionevolmente proiettati verso il mistero. E mi spiego meglio nelle righe che seguono. L’ignoto, in quanto tale, non suscita nessun interesse, nessun credo, proprio perché in esso ogni ragionevolezza si annulla, ogni possibilità umana ed intellettiva viene fagocitata dalla presenza di una assenza. L’ignoto è qualche cosa di vuoto, che non posso riempire con nulla, con nessun oggetto, pensiero e parola, altrimenti cesserebbe di essere tale. L’ignoto ci ricorda sempre che è inutile utilizzare una ragione verso ciò che non è ragionevole, perché l’ignoto è il […]

  

Pensare?

È tutta questione di… conoscenza. Tutti gli uomini ritengono che il pensare sia un’attività spontanea, equivalente al camminare o al respirare. In effetti, da quando il cervello si costituisce nel mondo vitale e come unità operativa di alcuni organismi viventi, si può sostenere esista il pensiero. Tuttavia, l’estrema individualità che caratterizza lo stile del pensiero di ognuno, e le differenze esistenti tra i vari individui, suggeriscono l’idea che la capacità di pensare sia suscettibile di modificazioni. Tutti gli uomini (o quasi tutti…) hanno per anni frequentato i banchi di scuola, apprendendo nozioni, memorizzando fatti e date. Poco tempo si è […]

  

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