Juan Evo Morales Ayma, conosciuto meglio come Evo Morales. classe 1959 si è guadagnato il quarto mandato di Presidente della Bolivia (primo  capo di stato indigeno). Tuttavia quando lo spoglio delle urne era del 99,97%, Stati Uniti, Brasile, Argentina, Colombia e Unione Europea hanno contestato il risultato, chiedendo il ballottaggio. Secondo i risultati ufficiali, resi noti dalla commissione elettorale, Morales avrebbe conquistato il 47,07 % delle preferenze contro il 36,51 per cento dello sfidante Carlos MesaEvo

Morales dalla sua parte ha la Costituzione boliviana che ammette fino a dieci punti di distacco tra i due candidati per non rendere necessario il ballottaggio e infatti, il Presidente, nei giorni scorsi, aveva già cominciato a gridare vittoria, chiedendo ai manifestanti, che contestavano le irregolarità nel processo elettorale, di fornire le prove. Stati Uniti, Brasile, Argentina e Colombia, però, continuano ad alzare dubbi sulla “credibilità” del sistema elettorale boliviano e chiedono al governo del Paese latinoamericano di “ristabilirla”, organizzando un secondo turno tra i due sfidanti.

La richiesta arriva dopo che gli osservatori dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa) hanno espresso preoccupazione per il conteggio dei voti, che ha scatenato rivolte, uno sciopero generale e accuse di brogli da parte dell’opposizione. Anche l’Unione Europea e gli Stati Uniti ritengono che vi siano state varie irregolarità nel processo elettorale e che un ballottaggio sia necessario.

Morales è il leader del movimento sindacale dei “cocaleros”  boliviani, una federazione di colonizzatori campesinos, Quechua e Aymara coltivatori di foglie di coca che si oppongono agli sforzi, principalmente degli Usa, di sradicare le coltivazioni di coca nella provincia boliviana di Chapare.  Evo Morales è anche il fondatore e leader del partito politico boliviano Movimento Socialismo (MAS), il principale partito di governo.