Chiusa la campagna elettorale, oggi la Spagna riflette in silenzio

Si è conclusa venerdì 8 la campagna elettorale per le legislative spagnole. Oggi il consueto giorno di riflessione e silenzio  in cui son banditi tutti i comizi elettorali per le strade e in tv. Tsunami Democratic, il movimento giovanile e anarchico–indipendentista, nato spontaneamente il giorno dopo la sentenza del Tribunale Supremo che ha distribuito condanne dai 9 ai 13 anni ai politici coinvolti nel golpe fallito in  Catalogna, minaccia di organizzare una maxi manifestazione che potrebbe, non solo turbare la quiete pubblica a Barcellona, ma richiamare, come reazione, migliaiadi rappresentanti dell’estrema destra spagnola. Nell’ultimo giorno di campagna è avvenuta la simbolica […]

  

In cenere le immagini di re Felipe VI con la Infanta Leonor, Barcellona diventa un incubo per i Borbone

Un’altra notte brava, di provocazioni, proteste e tensioni a Barcellona a opera del movimento indipendentista piùradicale. Durante una concentrazione per le strade della capitale catalana, i separatisti hanno bruciato le foto di re Felipe VI assieme alla figlia e Infanta, Leonor, a pochi giorni dalle elezioni legislative di domenica 10. . E spaventano il voto spagnolo: Al rogo le foto, i vessilli della bandiera con lo stemma della Corno dei Borbon, anche le marcature, qualsiasi immagine dei reali viene bucata dalla furia dei separatisti non riconoscono la Monarchia in Catalogna. Non è certamente la prima volta che ciò accade, ma ieri […]

  

Barcellona sta tornando alla normalità, ma…

A una settimana dalla “Battaglia di Urquinaona” tra gruppi di destra, radicali indipendentisti e integralisti della secessione e anche tanti teppisti e infiltrati contro le forze dell’ordine della Catalogna e la Policia Nacional inviata da Madrid, Barcellona ha nuovamente indossato il suo bel vestito da sera, si è versata un Martini e ha ripreso a essere una città di grande fascino e attrazione per barcellonesi e, soprattutto per i turisti, amati e odiati. E indispensabili per l’economia catalana. Anche in un periodo, abbastanza moscio come l’autunno prima dei ponti dei Santi e dei Morti, Barcellona ha le ramblas invase di turisti. Quelle […]

  

Vivere con la guerriglia sotto casa

Un’altra notte di incendi, sirene, violenza e guerriglia. Un’altra notte di disordini tra manifestanti che non sono più tali, ma sono aggressori incappucciati che sfidano, anche a volto scoperto, le forze dell’ordine. Estremisti rossi e neri, indipendentisti e no. Il quartiere Eixample, la Ribeira. Paseo de Gracia e il Barrio di Gracia sono da cinque notti la terra di nessuno che nel buio si accende e brucia ingordamente come un rogo di paglia, per lasciare il giorno dopo, cumuli di ceneri, auto e cassonetti carbonizzati, come a Beirut, come nella striscia di Gaza, come a Damasco. Il mio vicino di casa […]

  

Viaggio alla fine della notte, mentre Barcellona brucia

Per un barlume di secondi mi chiedo se sono stato spedito a Beirut negli anni Ottanta? No, sono a Barcellona che brucia come un cerino bagnato di etanolo, ricaduta nel vandalismo di chi protesta contro Madrid, contro i giudici, contro Francisco Franco, contro tutto e tutti. Carrer Mallorca brucia, avvolta di bagliori e scintille, come se ci fosse una fonderia in attività. Le fiamme sono così alte che si vedono a settecento metri dall’intersezione con Pau Claris e anche da Carrer Jacint Verdaguer. Sono bagliori impressionanti, esplosioni che fanno sobbalzare. Per una perversa e obbligata curiosità da reporter spingono ad […]

  

Più di cento anni di condanne ai disobbedienti catalani

Carlos Puigdemont, dalla sua villa sicura e comoda, nei sobborghi eleganti di Bruxelles (sette mila euro a mese), ha parlato di “agire contro la barbarie di tale sentenza”, mentre Oriol Junqueras, suo ex braccio destro, ex vice presidente della Catalogna e segretario della Sinistra Repubblicana Catalana, dalla sua cella del carcere (dove non paga affitto e vitto e risiede dal 2017) lo ha definito “un verdetto che suona come una vendetta”. Non l’hanno di certo presa bene la sentenza tra le più attese nella storia della moderna Spagna: oggi il Tribunale Supremo si è espresso dopo quasi dieci mesi, tra udienze […]

  

Italia batte Spagna per il taglio ai rappresentanti in Parlamento e Senato

Anche l’Italia con un cospicuo taglio di parlamentari e senatori si adegua agli standard europei. Anzi, diventa tra i Paesi Europei col minor numero di rappresentanza. Con la legge approvata su pressione e iniziativa del movimento Cinque Stelle, dagli attuali 945 deputati, arriveremo a 400 deputati in Parlamento e 200 senatori in Senato. Così, dopo la riforma, in Italia il rapporto tra deputati e abitanti è dello 0,7 per 100mila abitanti e toglie due primati alla Spagna: infatti tra i grandi paesi dell’Unione Europea, la Spagna aveva il primato di essere la democrazia con meno deputati in rapporto alla popolazione […]

  

Terrorismo secessionista a Barcellona?

All’alba di questa mattina a Barcellona con una vasta operazione di polizia di cinquecento agenti, sono state arrestate nove persone vincolate con i CDR, i Comitati di Difesa della Repubblica (della Catalogna).  Secondo la Procura (la Fiscalia) gli arrestati stavano preparando, numerosi attentati dinamitardi in occasione dell’anniversario dell’1 ottobre 2017, data del referendum ancostituzionale da cui sfociarono gravi scontri tra i votanti e la Policia Nacional inviata a Madrid dall’allora premier spagnolo Mariano Rajoy. È attesa tra poche settimane dal Tribunale Supremo di Madrid la sentenza del Proces a dodici membri della politica e della Generalitat accusati di disobbedienza e […]

  

La Spagna verso le urne per la quarta volta dal 2016

Niente da fare. Sánchez incassa la seconda  bocciatura dall’emiciclo della Camera bassa di Madrid. La Spagna è a due passi dal rischio di ritornare per la quarta volta in tre anni e mezzo alle urne per tentare di avere un governo stabile. Pedro Sánchez, el guapo, che ha stregato quindici milioni di spagnoli alle legislative di fine aprile, portandosi a casa il loro consenso, non riesce a convincere l’ex alleato Podemos e il resto dei parlamentari che potrebbero dargli la maggioranza assoluta per governare senza troppi scossoni. Ora la palla passa, come dice la Costitucíon del 1978 a Re Felipe VI […]

  

Sánchez ha 24 ore per scongiurare nuove elezioni

Pedro Sánchez al primo turno non ce l’ha fatta. Il suo primo tentativo di investitura a premier non è andato in porto: i 124 voti ricevuti sono pochi, rispetto ai 176 necessari er avere la maggioranza assoluta. Non sorprende il voto contrario dei partiti della storica opposizione, come il PP, Ciudadanos e Vox, ma l’astensione dei 42 deputati di Podemos, l’ex alleato degli otto mesi di governo che, questa volta, non ha dato la fiducia al leader del Psoe, lamentando l’assenza d’incarichi importanti, tra cui almeno quattro ministeri di peso e un vicepremier.  Giovedì prossimo si giocherà la partita decisiva: […]

  

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