Anche l’Italia con un cospicuo taglio di parlamentari e senatori si adegua agli standard europei. Anzi, diventa tra i Paesi Europei col minor numero di rappresentanza. Con la legge approvata su pressione e iniziativa del movimento Cinque Stelle, dagli attuali 945 deputati, arriveremo a 400 deputati in Parlamento e 200 senatori in Senato.
Così, dopo la riforma, in Italia il rapporto tra deputati e abitanti è dello 0,7 per 100mila abitanti e toglie due primati alla Spagna: infatti tra i grandi paesi dell’Unione Europea, la Spagna aveva il primato di essere la democrazia con meno deputati in rapporto alla popolazione ed essere anche il Paese con meno deputati in tutte le sue istituzioni pubbliche.

Il Congresso dei Deputati a Madrid

Il Congresso dei Deputati a Madrid

Il numero di parlamentari in Spagna è così ripartito: 350 deputati presso il Congresso e 265 senatori al Senato (organo che ha meno potere rispetto al Senato italiano). Il totale dei rappresentanti iberici è 615 con un rapporto è di 0,8 deputati per 100mila abitanti, percentuale maggiore che Italia.
L’Italia è dunque il Paese della Comunità Europea col minor numero di deputati in rapporto alla popolazione, ribadiamo: con 0,7 rappresentanti ogni 100mila italiani.

La Spagna perde, come detto, il primato di democrazia con meno deputati, (già ne aveva pochi considerato che gli spagnoli sono 48 milioni e gli italiani 60 milioni) scavalcato dall’Italia per il numero di parlamentari. Per quanto riguarda la rappresentanza, Italia e Spagna sono più simili come numero di deputati per abitante. L’Italia ne avrà meno della Spagna, 1 deputato ogni 151.210 abitanti, i cugini iberici 1 ogni 133.000 abitanti.

E ci confrontiamo col resto dell’Europa, nel Regno Unito c’è un deputato ogni 102.000 abitanti, in Francia 116.000 ogni abitante e in Germania uno ogni 117.000.