Quando la curva dei contagi sembra vicina allo stabilizzarsi, il presidente del Governo Pedro Sánchez vuole un grande accordo tra i partiti dell’opposizione e con quelli autonomisti per ricostruire l’economia della Spagna, dopo la fine dell’emergenza sanitaria Covid-19. Il capo dei socialisti iberici cerca un  grande accordo di unità nazionale, una sorta di “compromesso storico” nel quale tutti i partiti del Congresso possano lavorare assieme per risollevare l’economia. La Spagna assiste inerme da due settimane alla perdita di migliaia di posti di lavoro e di prodotto interno lordo. Super già il milione a cifra dei senza lavoro, per lo più appartenenti al settore turistico, il più vulnerabile. sono a rischio 60 milioni di turisti in un settore che contribuisce per il 15% a Pil nazionale.

Il presidente del Governo di Spagna,Pedro Sánchez, 49 anni, economista, chiede un patto politico tra tutti i partiti del Congreso come nel 1977 pe ricostruire l'economia spagnola tutti assieme.

Il presidente del Governo di Spagna,Pedro Sánchez, 49 anni, economista, chiede un patto politico tra tutti i partiti del Congreso come nel 1977 pe ricostruire l’economia spagnola tutti assieme.

Sánchez ha fatto esplicitamente riferimento ai Patti della Moncloa del 1977, quando nel pieno della  Transizione, due anni dopo la fine della dittatura di Francisco Franco, tutte le parti politiche si unirono per risollevare la Spagna in un momento di gravi difficoltà economiche: l’inflazione all’epoca volava oltre il 26%. Come per miracolo il Partito Comunista e l’UCD (Unión de Centro Democrático) assieme agli altri partiti  sotterrarono la scura di guerra  per lavorare alla ricostruzione. Il premier socialista  vuole fare lo stesso nel 2020, quando sarà passato il peggio della pandemia e ha allungato la mano in segno di distensione anche verso i partiti autonomisti più riottosi, come ERC e PNV.

Nei giorni scorsi le tensioni fra partiti di governo (PSOE e Unidas Podemos) e l’opposizione di destra, in particolare PP e Vox, sono cresciute sempre più. Il PP e Vox, così come in Italia FDI, Lega e Berlusconi, accusano il governo di non aver fatto abbastanza per frenare l’epidemia e il PP minaccia di non votare a favore della proroga dello stato di allarme, se non verranno messe in campo ulteriori misure economiche per le imprese. E Vox chiede le dimissioni di Sánchez per creare un esecutivo  di unità nazionale. Le tensioni ci sono state anche  i partiti nazionalisti regionali, come il PNV dei Paesi Baschi,  irritato per alcune decisione come la chiusura delle attività economiche non essenziali, adottate ) prese dal governo centrale senza mai consultare il lehendakari, il governatore di Euskadi e le altre autonomie. Una decisione di accentrare tutti i poteri che la Costituzione lo permette e che Sánchez non ha rifiutato.